Se avete voglia di un buon romanzo giallo western, oggi ve ne consigliamo uno: Canyon Diablo dell’autore Dario Balzaretti.
Perciò continuate a leggere questo articolo per conoscere la trama del romanzo e la nostra recensione.
Ma ancora più interessante è l’intervista allo scrittore, che ci racconta di lui e il suo punto di vista sul romanzo.

Canyon Diablo, di cosa parla?

La Compagnia ferroviaria Southern Pacific Railroad sta costruendo un ponte che attraversando il canyon dovrà collegare le regioni dell’Est con la California.
Nel campo allestito dai lavoratori della ferrovia avvengono due omicidi: un bambino e una prostituta che lavorava in uno dei numerosi saloon della città. Negli stessi giorni scompare una ragazza del saloon, azione che viene attribuita a un rapimento ad opera degli indiani Navajo.
Il Major, Gordon Albreit, preoccupato per la situazione chiama a indagare Abraham Smith, agente della Pinckerton National Detective Agency, il quale arriva facendosi accompagnare da una donna di colore di nome Leila, seminando scandalo in una comunità in cui la liberazione degli schiavi non è accettata.

Un ottimo romanzo giallo all’italiana, con una suspance e gli indizi che vengono svelati mano a mano che si continua a leggere.
Il personaggio protagonista, Abraham Smith, è ben delineato e caratterizzato, bravissimo l’autore ad introdurci nella sua vita.
Ma anche il quella della sua aiutante, la Signora Leila, una donna forte che non si fa alterare da niente e nessuno.
La storia è interessante, sia dal punto di vista delle ambientazioni e del periodo narrato, ma anche dalle dinamiche investigative.
Un romanzo che abbiamo letto davvero volentieri, vicende avvincenti e lettura scorrevole, grazie all’abilità di scrittura dell’autore Dario Balzaretti.
Ed è proprio questo, tra i tanti, il vero punto di forza di Canyon Diablo: la scrittura fluida, con un lessico semplice ma mai banale, che crea interesse nel lettore.

L’autore Dario Balzaretti

Dario Balzaretti, vive e lavora a Novara. È laureato in Lettere a indirizzo storico medievale conseguita all’Università degli studi di Torino nel 1981.
Giornalista free lance dal 1981 al 1986, insegna letteratura e Storia in una scuola superiore di Novara.
Ha pubblicato i romanzi “La pietra di bezoar” nel 1991, “Una storia” nel 2010; il saggio “Uno zuccone imperatore. Vita e opere di Tiberio Claudio Germanico”.
Il giallo “Delitto a scuola” Nulla die edizioni nel 2016 (terzo classificato Premio Giallo Garda 2017), il romanzo Donata dalle onde, Nulla die, secondo classifica al Premio del mare M. Guarnaccia 2020 e finalista al premio Argentario 2020.
Sempre per Nulla die ha pubblicato il saggio: La Scuola, il mal essere Italiani, 2021.
Insegnante di Letteratura, studia l’Antichità romana, il Tardoantico e il Medioevo.

Ha partecipato e ottenuto alcuni riconoscimenti tra cui:

  • Premio Bontempelli Marinetti (1984) con il racconto “Il ganzo e il gonzo”
  • Premio poesia Val Formazza 1988, secondo premio con la poesia “La sera”
  • Premio Dante Graziosi (2004 segnalato con il racconto Il torello di San Antonio pubblicato in “Sono queste che contano e altre storie” Piccolo Torchio editore e 2008 terzo premio con Il compagno senza voce pubblicato da Piccolo Torchio in “L’America del Pilade e altre storie”)

Nel 2021 pubblica due puntate della serie Città in Giallo con la PlaceBook Publishing.

L’intervista all’autore di Canyon Diablo

Ringraziamo l’autore Dario Balzaretti per averci dedicato del tempo per rispondere alla nostra intervista.

Ciao Dario, come è nata l’idea di questo romanzo, Canyon Diablo?

L’idea è nata dalla possibilità di esplorare un percorso diverso per il genere giallo, ambientandolo in un periodo storico immediatamente successivo alla guerra di secessione americana e in un contesto diverso dal solito contesto in cui si esprime il romanzo giallo.
L’Arizona, l’avanzata della tecnologia, rappresentata al tempo dalla ferrovia, lo scontro tra gli europei e la popolazione autoctona, gli “Indiani” Insomma scrivere un romanzo giallo che avesse anche delle valenze sociali.

Quanto è stato difficile portarlo a termine?

Non credo sia stato difficile.
E’ stato necessario uno studio storico sul periodo e sulla società americana del tempo per dare credibilità alla narrazione e ai personaggi.

Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Mi piace molto la letteratura americana: John Steinbeck, Herman Melville, Ernest Hemingway, John Fante, John Dos Passos, Philipp Roth, Jerome D. Salinger, Jack Keroucac.

Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro? Puoi svelarci qualcosa?

Sì, sto scrivendo un romanzo storico sul colonialismo italiano in Abissinia: una storia d’amore tra un soldato italiano e una ragazza abissina.
E’ un periodo non molto conosciuto, credo, dall’opinione pubblica in Italia.
C’è molta letteratura di carattere accademico, ma come si sa resta confinata in ambito universitario.

Il romanzo Diablo Canyon è edito da Place Book Publishing per la categoria noir – thriller – gialli, disponibile in formato cartaceo e digitale, 247 la pagine.

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