Oggi vi presentiamo un racconto fantasy, si intitola Dal profondo dell’universo un miliardo di voci dell’autore Luca Giovanni Piloni.
Seguite il nostro articolo per conoscere la trama del romanzo, la nostra recensione e l’interessante intervista all’autore.

Di cosa parla Dal profondo dell’universo un miliardo di voci?

Dopo un tragico evento che gli sconvolge la vita, Stefano Drogo, in bilico tra realtà e follia, si imbatte in esseri straordinari che gli affidano un compito cruciale per la salvezza della loro civiltà.
Riuscirà a distinguere il sogno dalla realtà e a portare a termine la sua missione?
Un’avventura tra mistero e introspezione che ti terrà incollato fino all’ultima pagina svelandoti i segreti della nascita dell’universo!

La nostra recensione

Il romanzo Dal profondo dell’universo un miliardo di voci di Luca Giovanni Piloni inizia raccontando la bella storia d’amore tra Stefano e Chiara.
Ma anche dei tanti loro viaggi fatti insieme, fino ai problemi devastanti di salute di Chiara e della sua straziante dipartita.
Con una scrittura abile l’autore riesce ad attirare i lettori empatici direttamente nella storia di Stefano, i cui mali continuano a perseguitarlo.
Ed è qui che iniziano gli eventi misteriosi, con un tumore terminale, incredibilmente quasi del tutto regredito e con delle voci nella testa che il protagonista non riesce a spiegare nè a controllare.

La curiosità è l’aspetto principale che tiene incollato il lettore alle pagine di questo libro.
Infatti non si riesce proprio ad immaginare preventivamente cosa possa succedere continuando la lettura del romanzo.
Per questo e per le vicende inspiegabili, la lettura scorre piacevolmente fino al finale con colpi di scena continui.
Nel corso della lettura del romanzo viene “svelata” l’origine dell’universo, perciò aprite la mente e fatevo trasportare dalle deduzioni dell’autore.
Un racconto che può ricordare le dinamiche della serie tv X-Files (chissà cosa farebbe Fox Mulder nei panni di Stefano!), con tante citazioni che vanno da Matrix al personaggio di Roland di Gilead di Stephen King (personaggio della saga La torre nera).
Dagli incalzanti riferimenti scientifici si evince anche una buona preparazione sull’argomento da parte dell’autore, insieme ad una serrata ricerca.
In più tutta la storia è accompagnata da alcune canzoni scritte proprio dall’autore e che ne fanno la colonna sonora.

Intervista all’autore Luca Giovanni Piloni

Ringraziamo l’autore Luca Giovanni Piloni per il tempo che ci ha dedicato per rispondere alle nostre domande.

Ciao, presentati ai nostri lettori

Sono un old boy (per dirla alla Dylan Dog) che, passati largamente i cinquant’anni, ha deciso di scrivere il suo primo romanzo.
Sono stato sposato per 26 anni con Francesca, una donna stupenda che purtroppo è mancata nel 2017 (la vita a volte sa essere una vera merda).
Vivo a Milano con mio figlio Andrea (il mio orgoglio) e lavoro in IntesaSanPaolo (attualmente mi occupo di concessione crediti).

Quando è iniziata la tua passione per la scrittura?

Da bambino. In prima battuta limitatamente ai fumenti, che divoravo con voracità. Poi, dai dodici anni, la passione si è estesa anche ai libri e non mi ha più abbandonato.
Sul mio comodino ci deve essere sempre un nuovo libro da leggere. Mi piace alternare letture “alte” ai libri più leggeri, a seconda dell’umore.

Parlaci del tuo romanzo, Dal profondo dell’universo un miliardo di voci

E’ un romanzo di fantascienza introspettivo. Ho sempre amato la fantascienza sia a livello cinematografico/televisivo (penso di aver visto tutte le puntate di Star Trek) sia a livello letterario.
Il protagonista del mio libro è un dirigente di una multinazionale che improvvisamente si trova ad affrontare la grave malattia che colpisce la moglie e che cambia integralmente le sue priorità e la sua etica lavorativa.
Dopo i primi capitoli “ordinari” il racconto vira verso la fantascienza e porta Stefano Drogo (questo il nome del protagonista scelto in onore del Tenente Drogo de “Il deserto dei tartari”) a confrontarsi con esseri straordinari che gli affidano un compito da far tremare i polsi.

Come hai avuto l’ispirazione per scriverlo?

Sotto la doccia, quando una sera di qualche tempo fa mi sono posto alcune domande sull’origine dell’universo.
Cosa c’era prima del big bang? Com’è possibile che da un oggetto piccolissimo con una densità inimmaginabile tutto abbia avuto inizio?
Avevo in testa una possibile risposta quando, improvvisamente, in una giornata di luglio 2021, camminando da solo in montagna, tutta la trama del romanzo mi si è rivelata di colpo (“le mie canzoni escono da sole”, cantava Vasco).
Essendo inoltre ossessionato dallo scorrere del tempo, nel racconto ho cercato di mettere in relazione la diversa velocità con il quale lo stesso scorre per noi, per gli insetti (agli occhi dei quali siamo di fatto eterni) o per i pianeti.
Spero di esserci riuscito e di aver dato una risposta plausibile e originale alle domande iniziali.

Chi è il tuo scrittore preferito?

Non è semplice fare una graduatoria. Tra i classici direi Thomas Mann (“La montagna incantata” è forse il mio libro preferito insieme a “Il deserto dei Tartari”), Kafka, Buzzati, Svevo e Asimov.
Tra i contemporanei sicuramente Stephen King (ho letto tutti i suoi libri e nel mio racconto l’ho citato più volte), Carofiglio (che ho citato nei ringraziamenti), Carrisi, ma anche Dan Brown e – per la saggistica – Stephen Hawking e il Prof. Guido Tonelli. 

Puoi svelarci i tuoi progetti letterari futuri?

Al momento nessuno. Mi piacerebbe continuare a occuparmi di Stefano Drogo ma dovrei trovare un’altra idea originale sulla quale costruire un secondo romanzo.
Il rischio con i sequel è quella di peggiorare il prodotto originale (vedi Matrix. Il primo film è un capolavoro, secondo e terzo sono “ordinari”).
Mi sta invece frullando in testa una storia sempre introspettiva ma legata al mondo del calcio. Non so però se troverò la voglia di scriverla.
Ho scoperto infatti che scrivere un libro è estremamente faticoso. Rispetto allo scrivere canzoni (passione che coltivo dall’adolescenza) è necessario un approccio del tutto differente.
E’ come passare da correre i 100 metri alla maratona. “Dal Profondo dell’universo” è nato perché nel settembre 2021 mi sono ritrovato ad avere due settimane di ferie “da riempire” (avevo programmato un viaggio a New York con Andrea per vedere l’US OPEN di tennis, che è saltato all’ultimo momento).

Seguendo il consiglio del Re (S. KING) ogni mattina alle nove in punto mi sono seduto davanti al computer per scrivere sino alle due del pomeriggio.
Il primo giorno è stato un disastro, tant’è che il giorno successivo ho cancellato integralmente il primo capitolo.
Poi la situazione è progressivamente migliorata e, nel giro di tre settimane, sono arrivato alla prima stesura del romanzo che avete tra le mani (poi modificata varie volte sino a giungere alla versione definitiva).

In questo momento mi sto dedicando invece a rielaborare le canzoni che ho scritto nel corso degli anni, alcune delle quali fanno da colonna sonora al libro che ho scritto (due sono state composte appositamente).
Sul mio profilo Facebook ho postato recentemente alcuni video clip costruiti in modo mooooooolto artigianale su alcune delle canzoni citate nel libro.

Il romanzo Dal profondo dell’universo un miliardo di voci dell’autore Luca Giovanni Piloni è pubblicato su Youcanprint, per la categoria visionario e mistico.

Per altri consigli di lettura potete consultare la nostra sezione Libri e Viaggi!
Se anche voi volete promuovere il romanzo, affidatevi noi!
Scriveteci a servizieditoriali@iriseperiplotravel.com