Il panorama eterogeneo degli stadi di calcio italiani fa sì che la nostra Serie A si disputi in impianti molto diversi tra loro in termini di modernità e struttura.
Se da un lato molti impianti risultano ancora oggi bisognosi di importanti lavori di ristrutturazione, dall’altro ci sono esempi di stadi rinnovati o costruiti ex novo di recente.

Questi ultimi sono considerati dei veri e propri fiori all’occhiello per le società italiane, che hanno sostenuto sforzi importanti per migliorare queste strutture. Oggi, infatti, i club si rendono sempre più conto di quanto la modernizzazione degli stadi sia fondamentale per potenziare l’esperienza dei tifosi, e di conseguenza per far quadrare i conti.

Il calcio italiano non è solamente patria di stadi importanti e prestigiosi, popolati da migliaia di appassionati che seguono statistiche, pronostici e quote delle partite di Serie A, ma in alcuni casi racchiude diverse curiosità, comprese quelle legate a cosa studiano i calciatori.
Ma quali sono gli stadi più moderni del massimo campionato nazionale? Andiamo a scoprirle.

stadi di calcio

Stadi di calcio italiani: Gewiss Stadium (Atalanta)

La casa della prima squadra di Bergamo è stata ristrutturata di recente, divenendo uno degli stadi più all’avanguardia d’Italia. Vanta una capienza di 21.300 posti a sedere, studiata appositamente per offrire un’ottima visuale agli spettatori, ubicati a distanza ravvicinata dal terreno di gioco. Anche grazie agli investimenti della famiglia Percassi, lo stadio dell’Atalanta è diventato un vero gioiellino per tutta la città. Al suo interno c’è spazio per attività commerciali, ristoranti, un museo e un ampio parcheggio per chi assiste alle partite e per i visitatori.

Allianz Stadium (Juventus)

Da ormai più di dieci anni i bianconeri giocano in uno stadio di proprietà: nei pressi dell’impianto si trovano strutture gestite dal club, come il J-Museum e il J-Medical, oltre a un centro commerciale e un hotel. Una struttura per certi versi unica, dotata di Skybox, bar, ristoranti e moltissime aree verdi. Può vantare il titolo di prima struttura calcistica italiana costruita in stile postmoderno, senza barriere architettoniche ed è considerato il primo impianto ecocompatibile al mondo.

Mapei Stadium (Sassuolo)

Sorto nell’area Nord di Reggio nell’Emilia, il Mapei Stadium venne costruito ricalcando il modello inglese. Il diktat era quello di garantire al pubblico un’ottima visibilità da tutti i settori. Dal 2013 è di proprietà del Sassuolo. Già piuttosto moderno, tra il 2013 e il 2016 fu sottoposto a opere di ristrutturazione: dal riscaldamento del terreno di gioco, un ibrido tra erba naturale e sintetica, alla sostituzione degli arredi, fino al rifacimento delle aree hospitality e degli spogliatoi.

Dacia Arena (Udinese)

La casa dell’Udinese è senz’altro uno degli stadi più moderni d’Italia, apprezzato anche all’estero. Il suo manto erboso è resistente a qualsiasi condizione meteorologica, mentre l’impianto è dotato di tutti i comfort tecnologici. Palestre, sale da bowling, cinema, piscine, locali di ristoro con vista sul campo sono solo alcune delle aree ubicate all’interno delle tribune. Queste ultime sono vicinissime al campo, eliminando di fatto qualsiasi barriera tra tifosi e giocatori.

U-Power Stadium (Monza)

La scomparsa di Silvio Berlusconi ha toccato profondamente i tifosi del Monza, ma l’ex premier ha lasciato alla comunità un gioiellino da cui ripartire. L’ex stadio Brianteo è stato completamente rimesso a nuovo dalla nuova presidenza targata Fininvest, che ha donato alla causa ben 25 milioni di euro. La ristrutturazione ha permesso di abbassare gli spalti verso il prato e di aumentare la capienza ai massimi storici. In tribuna sono comparsi persino quattro Skybox, una prerogativa per poche società. Ma non c’è solo lo stadio: ad essere stato tirato a lucido c’è anche il centro sportivo di Monzello.