Il Domatore di Arcobaleni di Gianluca Piattelli è un romanzo avvincente che incanta con i suoi racconti indimenticabili.
Nel vasto panorama della letteratura contemporanea, emergono opere capaci di trasportare i lettori in mondi straordinari, in cui la magia della scrittura si fonde armoniosamente con le emozioni umane.
Questo è il caso di questa opera letteraria, che si propone di immergersi nel cuore dei lettori.

Seguitemi in questo articolo per scoprire di cosa parla il romanzo, e quali sono i motivi per acquistarlo con la mia recensione.
Avremo anche il privilegio di dialogare direttamente con l’autore, Gianluca Piattelli, per gettare luce sui processi creativi che hanno plasmato “Il Domatore di Arcobaleni”.
Preparatevi dunque ad essere catturati dalla forza narrativa di “Il Domatore di Arcobaleni” e a scoprire il talento di Gianluca Piattelli.

Di cosa parla Il domatore di arcobaleni

In questi dieci racconti di vita vissuta, realtà difficoltose, situazioni problematiche e circostanze disagevoli, la magia riveste un ruolo determinante nel cambiare il corso degli eventi. È come un raggio di luce bianca che s’insinua in un prisma di vetro e si rifrange a colori.
È l’iridescenza che si manifesta dentro bolle di sapone illuminate.
È il bacio improvviso che stravolge un rapporto d’amicizia.
La piega inaspettata che assumono gli eventi è un arcobaleno che appare, ambiziosa follia, nel cielo perturbato di ciascuna storia.

La mia recensione

“Il Domatore di Arcobaleni” di Gianluca Piattelli si presenta come una raccolta di dieci racconti, ognuno dei quali un piccolo capolavoro di narrativa e suggestione.
L’autore, con maestria indiscutibile, ci conduce attraverso ambientazioni e tematiche diverse, tessendo trame che catturano l’immaginazione e tengono il lettore incollato alle pagine.
La magia permea ogni storia, ma in modo sottile e affascinante, mescolandosi al thriller in un connubio inaspettato e coinvolgente.
Nonostante la diversità dei contesti, c’è un filo rosso di autenticità che rende ogni racconto un’esperienza unica e memorabile.
Gianluca Piattelli dimostra una notevole abilità nel creare storie che, nonostante la loro brevità, hanno la profondità e la complessità di romanzi completi.

In questo libro, la suspense è un elemento chiave: il lettore si trova costantemente sul filo del rasoio, incapace di predire l’evoluzione degli eventi.
Ogni racconto è un viaggio intrigante, e la capacità dell’autore di mantenere lo stupore è sorprendente.
La maestria di Piattelli risiede non solo nella trama, ma anche nella sua abilità di dipingere personaggi senza filtri, regalando al lettore una visione autentica e cruda delle loro sfaccettature.

Lo stile di scrittura è un tratto distintivo del libro: raffinato ma mai pesante, capace di passare dalla noir alla poesia con una fluidità sorprendente.
Il lettore si trova immerso in dimensioni surreali, un mix di sogni fantastici e scene spaventose, mantenendo sempre un delicato equilibrio tra realtà e immaginazione.
Una piacevole sorpresa dalla prima all’ultima pagina, confermando l’autore come una voce di raro spessore nella letteratura contemporanea.

Gianluca Piattelli, biografia

Gianluca Piattelli nasce a Pistoia nel giugno del 1972. Artigiano con la passione per la lettura, con PlaceBook Publishing & Writer Agency pubblica:
“Lunarmalia” 2019.
“Diversità Splendore” 2020.
“L’urlo melodico delle farfalle” 2021.
“Canarian Blues” 2021.
“Il sortilegio di Floreslonia” 2022.
“Lucì, Demè e il cero viaggiante” 2022.

Nel settembre 2021 vince il Premio Letterario Arcaista con “Diversità Splendore”.
Nel novembre 2021 è finalista al Premio Letterario Internazionale Città di Latina e riceve una Segnalazione di Merito con “Diversità Splendore”.
Nell’aprile 2022 è finalista al Premio Letterario “La Ginestra di Firenze” e riceve una Menzione d’Onore con “L’urlo melodico delle farfalle”.

L’intervista all’autore

Attraverso un’intervista approfondita, avremo la possibilità di scoprire le ispirazioni, le sfide e le emozioni che hanno guidato l’autore nella creazione di questo capolavoro.

Chi è Gianluca Piattelli nella vita, cosa fa?

Sono artigiano, possiedo una ditta individuale di assemblaggio motori elettrici.
Un lavoro che non c’entra niente con la scrittura, però mi aiuta a pensare.
Molte idee sono nate mentre lavoravo… e continuano a nascere.

Puoi raccontarci del tuo primo approccio alla scrittura?

Ho iniziato a scrivere poesie da adolescente, gettavo su carta gli innamoramenti e le delusioni amorose.
Il primo romanzo nel cassetto l’ho scritto a quarant’anni, imitando gli autori che leggevo all’epoca, il desiderio di mettermi alla prova.
La prima pubblicazione risale invece al 2019 con un fantasy in cui credevo fortemente, scritto nell’arco di cinque mesi.

Presentaci del tuo ultimo lavoro e come hai avuto l’idea per realizzarlo

Il mio ultimo lavoro si intitola “Il nido dell’ultimo piano” una fiaba contemporanea ambientata in Toscana. L’idea di base era creare una storia a difesa delle famiglie non tradizionali, mettendo in rilievo il rapporto bello e positivo che si può instaurare anche tra persone bizzarre, o di diversa estrazione sociale.
Ci sono gli eroi, che affrontano ostacoli e peripezie per raggiungere la felicità e i cattivi, pronti a ostacolarli pur di raggiungere i loro loschi scopi.

La magia presente in questo libro non è né buona né cattiva, ma lo è il cuore di chi ne fa uso. Labuan e Poni sono due fratellini keniani adottati da una facoltosa coppia fiorentina.
Nonostante gli agi e i molteplici selfie postati sui social, capiscono che i loro nuovi genitori non li amano: ciò darà inizio a un viaggio alla ricerca dell’amore. I temi trattati sono molteplici.
Il lato oscuro dei social media e degli influencer, che catturano la noia quotidiana dei propri follower e la trasformano in una pregiata gioia di plastica.
Il tema del viaggio, che ha una doppia valenza: per Labuan e Poni è un percorso di fuga alla ricerca di un nuovo inizio d’amore, per il motociclista giramondo Klaus è un tragitto in libertà senza una meta precisa.

Ti succede di lavorare a più di un progetto insieme?

No, quando parto con un progetto lavoro soltanto su quello. Non accetto distrazioni.

Hai un sottofondo preferito che ascolti mentre scrivi?

Il mio sottofondo è il silenzio, non amo ascoltare musica mentre scrivo, mi deconcentra. Mi piace molto, invece, scrivere a fianco dei miei cani, mentre sonnecchiano.

Una curiosità: Riscrivi, cancelli, correggi, rimoduli o fila tutto liscio alla prima stesura?

La prima stesura non è mai definitiva. Terminato un capitolo, lo rileggo, correggo e passo al seguente. Mentre la storia prende forma capita di correggere alcune parti indietro. Poi, ovviamente, c’è la rilettura finale con aggiunte, limature, correzioni.

Quale sarebbe il sogno che vorresti realizzare?

Diventare uno scrittore famoso, di quelli che vanno in giro a presentare i propri libri.

Infine, scrittura o lettura? Trovi sempre il tempo per…

C’è il periodo in cui scrivo e il periodo in cui leggo e basta. Non mescolo mai le due cose.

Il romanzo Il domatore di arcobaleni dell’autore Gianluca Piattelli è stato pubblicato da PlaceBook Publishing & Writer Agency.

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