Oggi desidero presentarvi un coinvolgente romanzo storico d’avventura e viaggi dell’autore italiano Marco Stambazzi.
Il titolo di questa affascinante opera è “L’anima del guerriero”, un’autentica creazione di self-publishing!
Oltre a scrivere il romanzo, l’autore Marco Stambazzi ha dedicato la sua attenzione anche alla realizzazione integrale della copertina e delle dettagliate mappe presenti all’interno del libro.
Vi invito a seguirci in questo articolo, dove vi svelerò la trama avvincente di questo romanzo e non perdete l’intervista esclusiva con l’autore.

L’anima del guerriero, la trama

Questa è la storia del Conte Thoran Tyrkensson Lo Scaltro, figlio di Tyrken Ingvarsson Il Sanguinario. Ramingo senza terra, ma al comando di una terribile schiera di guerrieri, sceglieva con chi allearsi per onore, vendetta e amore.
Nell’Europa tra ottavo e nono secolo d. C., attraversata da contrapposizioni cruente fra culture antiche e nuovi popoli emergenti, nascono regni che saranno fondamentali nella storia dei secoli avvenire come l’Inghilterra, il Ducato dei Rus’ di Kiev ed il Ducato di Normandia.
In questo contesto, il vero potere era ancora rappresentato dal timore che potevano incutere un nome, uno stendardo che garriva al vento in battaglia, le polene delle imbarcazioni che si avvicinavano ai porti. Era l’epoca in cui i bardi cantavano le gesta e gli amori nelle taverne e nelle feste dei Re, dalle terre del nord fino ai confini conosciuti.

La recensione di L’anima del Guerriero

Il romanzo di Marco Stambazzi è un’avventura avvincente che trasporta il lettore in mondi lontani, evocando immagini degne delle migliori serie TV o saghe cinematografiche.
Con un mix intrigante tra Vikings e Il Trono di Spade, l’autore cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine, mantenendola viva fino all’ultima.
Il cuore della storia batte al ritmo dei viaggi in terre remote e del coraggio di un giovane ragazzo destinato a diventare un temuto comandante.

Le vicende che si dipanano sono degne delle epopee più grandi, suscitando emozioni profonde e trasmettendo la tensione delle sfide affrontate.
La maestria con cui l’autore struttura il racconto d’avventura è evidente, mantenendo un ritmo incalzante e una narrazione coinvolgente.
I personaggi, sia il protagonista che quelli di contorno, sono delineati con cura, regalando al lettore la sensazione di conoscerli personalmente.
Un plauso particolare va alle dettagliate cartine dei luoghi descritti, che arricchiscono ulteriormente l’immersione nella storia e nella sua ambientazione.

Intervista all’autore Marco Stambazzi

Classe 1970, Marco Stambazzi è nato a Cesenatico, dove vive e lavora, è un vero appassionato di storia e di fotografia.
Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande, siamo sempre curiosi di conoscere le persone che ci sono dietro ai libri.
Potete anche ascoltare l’autore ospite di Radio Nord Borealis in questo video.

Ciao Marco, raccontaci qualcosa di te, della tua vita e di come nasce questo romanzo, L’anima del guerriero

Grazie mille per avermi ospitato, è un vero piacere per me esse qui con voi.
Io vivo a Cesenatico, ridente cittadina balneare Romagnola e nella mia vita faccio tutt’altro da più di 20 anni lavoro nel settore della sicurezza privata per strutture fieristiche, congressuali, eventi sportivi e musicali.
Sono appassionato di fotografia con la quale cerco di catturare le emozioni che mi dona un oggetto o un paesaggio, ma soprattutto la mia profonda passione è la storia in generale anche se il periodo che vivo più profondamente è l’era celtica rivivendone la cultura con il clan a cui appartengo, il clan Reithe, facendo eventi di rievocazioni storica.

Fin da piccolo però il mondo vichingo ha sempre attirato la mia curiosità e ne sono rimasto sempre affascinato portandomi col tempo a scoprire una delle più crudeli ed evolute culture indoeuropee tra conosciute fino a quel tempo.
Mi piace il medioevo perché contrariamente a quello che molti pensano, definendolo periodo oscuro, è stato un periodo fondamentale in Europa gettando le basi di quella che conosciamo ora.
I decenni a cavallo dell’anno Mille, sono lo scenario nel quale si agita il colpo di coda della cultura Norrena che dalla Groenlandia alla Russia, passando per Irlanda, Scozia e Inghilterra ha lasciato il suo poderoso segno.

Da dove prendi spunto e cosa innesca il meccanismo per iniziare a scrivere un romanzo?

Mi piace definirmi scrittore per caso perché in realtà non ho scelto di scrivere un libro ma è venuto spontaneo in un momento difficile della mia vita ho cominciato a riversare i pensieri, quello che stava prendendo forma mi piaceva ed ho continuato.
Io scrivo di getto non creo la storia prima di scriverla, decido dove ambientarla e faccio poi le mie ricerche, è lei che fluisce riga dopo riga, pagina dopo pagina a volte mi sveglio la notte e devo scrivere perché se non lo faccio perdo tutto.
I personaggi principali prima fluiscono direttamente nella mente chiari e ben distinti, solo dopo li modello inserendoli nella storia.
Mi viene spontaneo scrivere perché quando lo faccio vivo ciò che scrivo immedesimandomi, un po’ come se vivessi gli eventi oppure li vedessi dall’esterno raccontandolo come una voce fuori campo, questo mi piace e sprona perché mi da la capacità di viverlo in prima persona.
Cosi tra ricerche storiche e culturali hanno preso vita le pagine in cui personaggi inventati si intrecciano con reali personaggi storici.

Hai già qualche idea per la tua prossima pubblicazione?  Puoi svelarci qualcosa?

Bella domanda la tua e mi fa sorridere perché con mia sorpresa, a dire il vero anche molto piacere, è la stessa domanda che mi fa qualcuno che, comprato il libro e già letto, mi chiede, Marco a quando il secondo?!
In effetti devo dire che nel cassetto della scrivania, perché dire nella cartella del pc mi sembrava poco letterario, un brogliaccio di qualcosa in effetti c’è ed ha già preso forma, del resto lo Jarl

Thoran Tyrkensson Lo Scaltro è ancora giovane e gli eventi in continua mutazione che caratterizzano quegli anni difficilmente non lo porteranno ad impugnare la sua spada.
Penso che lo stendardo del Falco sventolerà ancora tra le terre del nord e non solo, mentre appoggiato alla polena della sua nave Thoran osserverà l’orizzonte in attesa di un segno degli Dei.
Sempre in self Publishing non saprei dirlo, magari attraggo l’interesse di qualche casa editrice, come direbbe lo Jarl ” Gli Dei tracciano il cammino del nostro sentiero” ed io che se gli diamo una mano non fa mai male. A prescindere da tutto dal cassetto uscirà qualcosa di sicuro.

Il romanzo L’anima del guerriero di Marco Stambazzi è edito da EBS Print- Eta Beta, una piattaforma di Self Publishing che fornisce costante supporto agli autori.

Per altri consigli di lettura potete consultare la sezione Libri e Viaggi
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