Continua il viaggio per l’Italia attraversando la splendida Regione Umbria, un tesoro ricco di storia, cultura e paesaggi mozzafiato.
In questo articolo, scritto a più mani in collaborazione con le Travel Blogger Italiane, esploreremo cosa rende questa regione così unica.
Preparatevi a scoprire cosa visitare e dove andare in questa terra affascinante che incanta i sensi e conquista il cuore di chiunque la visiti.
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Foligno
Foligno, incastonata nel cuore verde dell’Umbria, è una città che sprigiona un fascino antico e vanta un’atmosfera vibrante. Ricca di storia, arte e cultura, offre ai visitatori una vasta gamma di esperienze da fare e di luoghi da vedere. Dai monumenti medievali alle tradizioni culinarie, dalle feste popolari ai paesaggi naturali mozzafiato, Foligno incanta con la sua autenticità e la sua bellezza senza tempo.
Se ami immergerti nella storia locale Foligno può regalarti un viaggio indimenticabile nel passato. Il centro storico è un labirinto di stretti vicoli lastricati, cortili nascosti e piazze pittoresche, testimonianze di un ricco patrimonio storico e artistico. Una visita al Palazzo Trinci è assolutamente da mettere in conto. Questo imponente palazzo medievale è un esempio superbo di architettura gotica e ospita un museo ricco di opere d’arte e reperti storici.
Altrettanto affascinante è il Duomo di San Feliciano, una maestosa cattedrale romanica del XII secolo dedicata al patrono della città. L’interno barocco e le opere d’arte custodite al suo interno, tra cui dipinti di artisti del calibro di Tiziano e Perugino, lasciano senza fiato chiunque varchi la soglia di questo edificio religioso. Gli appassionati dell’arte non possono perdere una visita alla Pinacoteca Civica, che ospita una pregevole collezione di dipinti e sculture risalenti dal medioevo al rinascimento.
Se ti trovi a Foligno poi devi assolutamente visitare la Calamita Cosmica, opera straordinaria di Gino de Dominicis. E’ una delle sculture più imponenti e più importanti dell’arte contemporanea italiana e la sue creazione, avvenuta in gran segreto, è durata circa vent’anni. L’opera è lunga ben 24 metri, larga nove, e riproduce lo scheletro di un essere umano, con un lungo naso a forma di becco di uccello. Il nome, Calamita Cosmica, deriva dalla sottile asta dorata che parte da una delle falangi dello scheletro e si innalza verso l’universo.
Foligno inoltre è una città che ama festeggiare, e durante tutto l’anno vengono organizzate numerose feste e sagre che celebrano le tradizioni locali. La Quintana, una competizione cavalleresca che si tiene ogni anno a giugno, è uno degli eventi più spettacolari e coinvolgenti della città. Durante questa festa, gli abitanti si sfidano in una serie di giochi medievali a cavallo, mentre le strade si riempiono di musiche, danze e bancarelle.
L’Umbria è nota per la sua cucina ricca e genuina, e Foligno non fa eccezione. I ristoranti della città offrono una vasta gamma di piatti tradizionali preparati con ingredienti freschi e locali. Dai tartufi alle lenticchie, passando per i formaggi pecorini e gli squisiti salumi, ogni pasto è un’esperienza culinaria indimenticabile.
Tra i piatti più celebri della tradizione spiccano le Torte al Testo, focaccine cotte su una speciale pietra e farcite con una varietà di ingredienti che soddisfano i palati di grandi e piccini.
Contributo di Annalisa del blog Tre Valigie
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Orvieto
Situata strategicamente su una rupe di tufo che domina la campagna umbra, Orvieto è un gioiello medievale che affascina i visitatori di tutto il mondo. Grazie alla sua storia millenaria e alla sua bellezza senza tempo, Orvieto è la destinazione perfetta per una gita fuori porta. Se hai la fortuna di trascorrere una giornata in questa affascinante città, ci sono alcune cose che non puoi assolutamente perdere.
Inizia la tua giornata con una visita al maestoso Duomo di Orvieto, un capolavoro dell’architettura gotica. Ammira la sua facciata riccamente decorata, gli affreschi all’interno e il famoso Altare di San Brizio, opera di maestri come Luca Signorelli. Se hai un po’ di tempo a tua disposizione, ti consiglio di prendere parte ad una visita guidata al Duomo di Orvieto. In questo modo, potrai scoprire la storia e i segreti di questo luogo meraviglioso, in compagnia di una guida esperta.
Fai una passeggiata fino al suggestivo Pozzo di San Patrizio, un’imponente opera di ingegneria rinascimentale. Scendendo lungo le sue doppie rampe a spirale, ti sentirai come se stessi facendo un viaggio nel tempo. Credimi, ti lascerà davvero senza parole. Ma Orvieto non è finita qui. Infatti, questa città meravigliosa non si sviluppa solo in superficie!
Esplora i misteri della città sotterranea di Orvieto, un intricato labirinto di grotte e cunicoli che si estende sotto il centro storico. Questo affascinante sistema di gallerie ti offrirà uno sguardo unico sulla vita sotterranea di Orvieto nel Medioevo.
Ovviamente, Orvieto è bellissima anche in superficie. Perditi tra le strette vie del centro storico di Orvieto, dove ogni angolo racconta una storia. Ammira gli edifici medievali, le piazze pittoresche e le botteghe degli artigiani locali. Scatta qualche foto e goditi la vista dai tanti punti panoramici in giro per la città.
Ma come terminare in bellezza una giornata ad Orvieto se non con un’esperienza enogastronomica? Per concludere la tua giornata in bellezza, concediti una degustazione dei rinomati vini umbri presso la Cantina Decugnano dei Barbi. Immersa tra le colline verdeggianti, questa cantina offre non solo vini di alta qualità, ma anche un’esperienza indimenticabile tra i vigneti umbri. Concludi la tua visita ad Orvieto con il gusto dei suoi vini pregiati e il ricordo di una giornata trascorsa tra arte, storia e tradizione umbra.
Contributo di Marianna del blog thewinetravelist
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Spello
Spello è una gemma nascosta tra Assisi e Foligno conosciuta per la sua bellezza senza tempo e il suo ricco patrimonio storico. Passeggiando per le stradine acciottolate di questo affascinante borgo umbro, ci si può immergere in un’atmosfera che evoca l’antichità romana e il Medioevo, ovvero i due periodi che hanno lasciato un’impronta indelebile su questa località.
Le mura romane di Spello, splendidamente conservate, testimoniano la grandezza della colonia Julia, fondata da Cesare Augusto. Tra i monumenti più significativi spiccano la Porta Consolare e la Porta Venere, con le loro imponenti torri poligonali. All’interno delle mura, il borgo rivela un susseguirsi di piazzette, palazzi storici e chiese affascinanti. Uno dei miei monumenti preferiti di Spello è la Chiesa di Santa Maria Maggiore che custodisce i preziosi affreschi del Pinturicchio nella Cappella Baglioni. Questi affreschi, realizzati all’inizio del XVI secolo, sono considerati tra le opere più significative del Rinascimento umbro. Non lontano, la Chiesa di Sant’Andrea offre un altro capolavoro del Rinascimento sempre ad opera del Pinturicchio: la Madonna in trono con Bambino.
Gli amanti della natura come me possono godere delle splendide passeggiate tra gli uliveti e le colline circostanti, che offrono viste panoramiche mozzafiato sulla valle umbra. I sentieri ben segnalati conducono a scorci pittoreschi e invitano a un contatto diretto con l’ambiente incontaminato.
Infine, non si può parlare di Spello senza menzionare la sua eccellente cucina. I ristoranti locali offrono piatti tipici umbri, come la torta al testo e la pasta alla norcina che esaltano i sapori genuini della tradizione culinaria regionale.
Se dovessi consigliare un periodo per visitare Spello, direi di farlo durante l’evento annuale delle Infiorate del Corpus Domini quando le strade del borgo si trasformano in tappeti floreali straordinari, realizzati con petali di fiori disposti in disegni intricati. Questa manifestazione, che si svolge a giugno, attira visitatori da tutto il mondo e rappresenta una celebrazione della natura e della devozione.
Contributo di Raffaella del blog Raf Around The World
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Gualdo Tadino
Qualche mese fa abbiamo avuto il piacere di visitare Gualdo Tadino, borgo umbro conosciuto come “città della ceramica”. Durante la nostra visita, però, abbiamo scoperto che questa cittadina ha anche molto altro da offrire a livello turistico.
Acquistando un biglietto cumulativo, infatti, è possibile visitare i principali musei di Gualdo Tadino che si trovano tutti a poca distanza uno dall’altro. Tra questi merita sicuramente una visita il Museo dell’Emigrazione ‘Pietro Conti”. Attraverso filmati, pannelli e reperti originali si vuole raccontare l’emigrazione locale e umbra all’estero dalla fine dell’800 alla metà del Novecento. È stato molto interessante, ma allo stesso tempo commovente, scoprire i motivi per cui tanti dovettero prendere questa dolorosa decisione, ma anche immaginare le condizioni di viaggio che dovettero affrontare.
Un altro museo molto particolare, anche se piccolino, è il Museo del Somaro che si propone lo scopo di celebrare l’asino e le sue qualità. Molti artisti hanno dedicato all’asino poesie, illustrazioni e installazioni artistiche e visitando le varie sale anche voi, come noi, forse vedrete sotto una luce diversa questo animale così simpatico.
Non potete lasciare Gualdo Tadino senza averne visitato il simbolo: Rocca Flea. La rocca, splendidamente conservata, oggi ospita al suo interno il Museo Civico con le sue 3 sezioni: archeologica, ceramica, pinacoteca.
Gualdo Tadino è immersa nel verde. Se avete tempo vi suggeriamo di spostarvi in Valsorda: la località più celebre della montagna gualdese. Anche solo percorrendo in auto la strada provinciale che la attraversa potrete godere di splendidi panorami sulle località sottostanti. In più in questa zona è possibile praticare numerosi sport come escursionismo, equitazione, sci di fondo e mountain-bike.
Contributo di Alessandra del blog Itinerari low cost
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia è ancora un borgo ferito.
Il terribile terremoto dell’ottobre 2016 che ha raso al suolo la maggior parte delle 144 case presenti, ha fermato il tempo in quello che era definito il piccolo Tibet per la sua posizione sovrastante su una collina nella bellissima Piana di Castelluccio.
I progetti di ricostruzione infatti sono partiti da poco, dopo anni di immobilità e macerie.
In estate è struggente vedere il borgo distrutto a contrasto con la bellezza della fioritura di Castelluccio, sicuramente la fioritura più bella a cui assistere in Italia. Struggente, ma anche commovente e poetico. Una bellezza che infonde la speranza che presto Castelluccio possa rinascere più bello di prima. Una bellezza, quella della Piana, che continua, fortunatamente, ad attirare tanti turisti che permettono agli abitanti, che ancora non possono tornarci a vivere, un po’ di introiti.
Foto di My Travel Planner
La sua Piana inizia a colorarsi a maggio, con lo sbocciare dei fiori primaverili, e raggiunge il suo massimo splendore a inizio luglio, quando i piccoli appezzamenti rettangolari quasi pennellati dai contadini, si ricoprono del colore di tanti fiori diversi, selvatici e coltivati. Una collaborazione fra uomo a natura che crea meraviglia.
Non solo però durante la fioritura vale la pena visitare Castelluccio: la sua posizione nel cuore dei Monti Sibillini regala passeggiate e trekking in tutte le stagioni.
Le montagne tondeggianti, mai aspre, sono poetiche in ogni stagione, ricoperte di neve o di verde e fiori. Una delle escursioni più belle è quella al Lago Pilato che offre, anche solo nel primo tratto, una vista di Castelluccio e della sua Piana che incanta.
Continuiamo allora a visitare i dintorni di Castelluccio, nell’attesa di passeggiare di nuovo fra le sue case finalmente ricostruite.
Contributo di Federica del blog My Travel Planner
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Spoleto
Spoleto non ha bisogno di presentazioni è una gemma preziosa, una tappa irrinunciabile di un viaggio nella regione più verde d’Italia, l’Umbria. A Spoleto sembra che il tempo si sia fermato. Qui il caos, i ritmi accelerati, lo stress sembra qualcosa di lontano. Passeggiare tra igli stretti vicoli lastricati, le antiche stradine e scoprire scorci ed angoli pieni di fiori è già un’esperienza, vale il viaggio.
Nonostante Spoleto sia una piccola cittadina, le attività e le esperienze da vivere sono veramente tante perchè racchiude un concentrato di storia, arte, cultura e paesaggi mozzafiato tutto da scoprire. Cosa visitare a Spoleto? Dipende dal tempo a disposizione e dai propri interessi a Spoleto avrai l’imbarazzo della scelta.
Partiamo con i “classici”, quelli irrinunciabili.
Il Duomo di Spoleto, con la sua imponente facciata romanica e le sue ricche collezioni all’interno di affreschi e dipinti è un “must”.
La Rocca Alboziana una fortezza risalente al XIV secolo, sede anche del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Dalla sua sommità si gode una vista sul Ponte delle due torri , un’imponente struttura in pietra calcarea locale di circa 230 metri ed una vista spettacolare sulla città di Spoleto e dintorni.
Oltre il duomo, è da visitare anche la basilica di San Salvatore, inglobata all’interno del cimitero di Spoleto. Diventato nel 2011 Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come parte del sito seriale I Longobardi in Italia, si trova sul colle Ciciano fuori dalle mura della città medievale.
Situato in un ex monastero si trova il museo archeologico nazionale. La sua riccacollezione di reperti archeologici racconta la storia dell’Umbria dall’età preistorica all’epoca romana.
Per gli amanti dell’arte e della cultura da non perdere, una vera chicca, il festival dei due mondi .
Ogni estate, il Festival dei Due Mondi trasforma Spoleto in un palcoscenico internazionale, artisti di fama internazionale si esibiscono ovunque ed ogni ora. Le chiese, teatri, piazze e giardini ospitano straordinari spettacoli e perfomance artistiche.
Contributo di Debora del blog Riparto da un viaggio
Umbria, cosa visitare e dove andare in vacanza: Bevagna
Se decidi di fare un tour in Umbria non puoi assolutamente perderti Bevagna, un suggestivo borgo medievale collocato a pochi chilometri dalla città di Foligno.
Bevagna è chiusa da una cinta muraria con sette porte d’ingresso, la maggior parte costituite da vecchie torri o arcate, dove varcando la soglia si è certi d’intraprendere un meraviglioso viaggio d’altri tempi. Stretti vicoli, piccole piazze e antichi palazzi caratterizzano i quattro rioni, chiamate Gaite, ed ognuno di essi conserva e tramanda un antico mestiere. Alla Gaita di San Giovanni si trova la cartiera, a quella di San Giorgio è presente il dipintore, alla Gaita Santa Maria il setificio e a San Pietro si trova la cereria.
Il periodo di massimo splendore, dove Bevagna si cala completamente nella vita medievale, è durante la manifestazione del Mercato delle Gaite che si svolge a fine giugno. L’evento è caratterizzato da banchetti medievali, costumi d’epoca, ricostruzioni scenografiche e sfide. Per un’intera settimana si mette in scena un vero e proprio spettacolo a cielo aperto con la partecipazione di musici, danzatori, mercanti e popolani.
Contributo di Stefania del blog Viaggi d’altri Tempi
Ringraziamo le Travel Blogger Italiane che hanno partecipato con il loro contributo a questo articolo.
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22 Maggio 2024 alle 10:16
È da un bel pó che mio marito mi dice che vorrebbe tanto andare in Umbria e visitarla in lungo ed in largo col camper…dopo questo tuo articolo la voglia è venuta anche me!
23 Maggio 2024 alle 11:02
L’Umbria è una regione con molteplici bellezze, tute da scoprire!
27 Maggio 2024 alle 11:17
Quante belle proposte! Alcune devo ancora visitarle e questo articolo sicuramente è invitante! Grazie per avermi ospitata!
29 Maggio 2024 alle 20:26
Grazie a te per il prezioso contributo!