L’isola del Tino è un piccolo gioiello sconosciuto, situato nella provincia di La Spezia, affacciato sul magico Golfo dei Poeti.
Quest’isola, lungamente mantenuta segreta, costituisce un’imponente formazione rocciosa nell’arcipelago di Portovenere, spiccando maestosa a un’altezza di circa 120 metri sul livello del mare.
Di proprietà esclusiva della Marina Militare, dal 1997 fa parte del prestigioso Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, insieme alle altre due gemme insulari, la Palmaria e il Tinetto.

Escursione a Vernazza e Porto Venere in barca

La Palmaria, la più grande delle tre, sorge di fronte al pittoresco borgo di Portovenere, separata da esso soltanto da uno stretto braccio di mare conosciuto come Le Bocche.
Il Tinetto, la più piccola delle tre isole, è una formazione scarna di vegetazione arborea, spesso associata dagli esperti alla famosa “Lama di La Spezia”.

L’isola del Tino, al centro dell’arcipelago, è disabitata per la maggior parte dell’anno, ma apre le sue porte una sola volta all’anno, in occasione della celebrazione di San Venerio, il patrono del Golfo della Spezia.
Questa festa ha luogo il 13 settembre e durante il fine settimana che le fa seguito, l’isola del Tino accoglie visitatori con visite guidate.
In quest’articolo, vi sveleremo la storia e le curiosità di quest’isola unica, corredate da fotografie mozzafiato che siamo riusciti a catturare.
Si tratta di un panorama davvero indimenticabile e invidiabile, che vi lascerà senza parole.

isola del tino

L’Isola del Tino e la sua storia

L’isola del Tino deve la sua notorietà alla storia di un valoroso marinaio vissuto alla fine del VI secolo d.C., che in seguito è stato santificato.
Questo eroe dei mari rispondeva al nome di Venerio e decise di condurre una vita da eremita proprio su quest’isola.
La sua missione era di accendere fuochi notturni per guidare i naviganti in mezzo al pericoloso mare.

Dopo l’epoca di San Venerio, l’isola fu abitata e coltivata da monaci per quasi un millennio, i quali mantennero la tradizione di accendere i fuochi notturni per assistere le imbarcazioni. L’isola del Tino, tuttavia, non era solo un luogo di devozione religiosa, ma anche una destinazione ambita per pellegrinaggi provenienti da tutte le regioni d’Europa.
Nel corso dei secoli, fu anche soggetta a incursioni piratesche e invasioni militari.

isola del tino

Nel 1840, la Regia Marina italiana costruì il caratteristico faro che oggi si erge sull’isola.
Questo faro è stato creato con l’obiettivo di continuare l’opera di San Venerio, guidando i navigatori attraverso le acque pericolose. Durante le notti buie, il faro emette un segnale di tre lampi e un’eclissi, il cui raggio luminoso può essere percepito fino a 25 miglia marine di distanza.
Una vera salvaguardia per i naviganti in un mare costellato di pericoli.

Il faro di San Venerio

Attualmente, grazie a una preziosa collaborazione tra la Marina Militare, i volontari del Club Alpino Italiano e l’Associazione Amici dell’Isola del Tino, il faro è stato soggetto a significativi restauri e i suoi interni sono stati resi accessibili ai fortunati visitatori che partecipano alle visite guidate.
In queste visite, è possibile scoprire l’affascinante museo archeologico, nonché una mostra dettagliata sulla storia dei guardiani del faro, noti come “faristi”.

Uno degli spazi interni del faro, recentemente restaurato, ospita una mostra dedicata alle Navi Asilo, offrendo un affascinante sguardo su questa parte della storia marinaresca.
All’interno del torrione del faro, c’è persino un’interessante installazione acustica che riproduce i suoni del mare durante la notte di San Venerio, contribuendo a creare un’atmosfera autentica e coinvolgente.

tino portovenere la spezia

Tuttavia, il momento culminante di una visita al faro è, senza dubbio, l’ascesa fino alla sua cima.
Da questa posizione elevata di 117 metri sopra il livello del mare, si può godere di una vista assolutamente mozzafiato del mare e dell’intero Golfo della Spezia, un’esperienza che lascia senza fiato e che difficilmente si dimenticherà.

Tour gastronomico di La Spezia

L’isola del Tino oggi

L’isola del Tino è oggi un ambiente naturale assolutamente unico.
Le restrizioni di accesso hanno favorito lo sviluppo naturale di una variegata vegetazione, creando un’incantevole cornice per gli spettacolari paesaggi dell’isola.
Qui è possibile ammirare rarezze botaniche e faunistiche che rendono questa isola un vero gioiello naturalistico.

Tra le specie vegetali che si trovano in abbondanza sull’isola, spiccano i pini marittimi, i lecci, il mirto e il lentisco, un arbusto noto per i suoi affascinanti fiori rossi.
Oltre alla bellezza paesaggistica, l’isola offre anche una preziosa area archeologica, situata vicino al punto di approdo delle barche.
Qui è possibile esplorare i resti dell’epoca romana, che testimoniano gli antichi insediamenti su quest’isola, insieme alle rovine di un cenobio medievale che rivela la presenza storica dei monaci e la loro vita comunitaria in passato.
Un’immersione nella storia e nella natura di questa isola offre un’esperienza davvero straordinaria.

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