L’albero di Magnolia è il quarto romanzo pubblicato dall’autore e artista Marco Iannaccone, in arte Scarlet Lovejoy.
Fa parte della saga “I quattro elementi di Partenope”, di cui questi i primi tre romanzi: Domani è un altro giorno, Blu Partenope e Il cielo sopra Napoli.
Sono comunque romanzi autoconclusivi con un filone comune e si possono leggere in modo indipendente.
Scopriamo insieme qui di seguito in questo articolo di cosa parla il romanzo e la nostra recensione, non perdetevi anche l’interessante intervista!

Di cosa parla il romanzo L’albero di Magnolia?

Demetra è una quarantaseienne di oggi, schiacciata tra il sogno di realizzare il suo talento di scrittrice e le incombenze della casa, del suo terreno e della problematica famiglia.
Il suo complicato interagire con una madre dal carattere forte e desiderosa d’attenzioni, con un fratello ed una cognata avidi e con una sorella vittima del culto dell’immagine.
Completa il quadro il difficile rapporto con il suo ex fidanzato storico, Ettore, e la sua ingombrante madre Endora. 

La nostra recensione

Abbiamo iniziato a leggere questo romanzo con curiosità e fin dall’inizio si sente che Marco/Scarlet ha messo molto del suo, il carattere e l’ironia prima di tutto.
Con una scrittura adulta, moderna ed intelligente, si percepisce la competenza e la versatilità nell’affrontare molte tematiche in un unico libro, in maniera incredibilmente coinvolgente.
La lettura risulta scorrevole e simpatica, tanto che non ci si accorge delle pagine lette e del tempo che passa piacevolmente.
Demetra è la vera protagonista, che racconta la storia della sua sfortunata vita a cui subito il lettore non può che affezionarsi.
Una sorta di Bridget Jones partenopea dei giorni nostri di 46 anni, un’irresistibile combina guai, un pò sfigata ma ironica e divertente.
Ma anche gli altri personaggi della storia sono ben caratterizzati, adorabili e preziose le due mamme del romanzo.
La prima è la mamma di Demetra, con la risposta sempre pronta, senza peli sulla lingua e con un enorme ed emozionante segreto da mantenere nascosto.
Poi c’è l’ironia della mamma di Ettore, ex fidanzato della protagonista, una donna molto apprensiva ed estremamente invadente, che però farà divertire e commuovere.

Ottima l’idea di inserire in alcuni dialoghi il dialetto napoletano, per incidere di più sui discorsi che diventano vibranti.
Ma anche le frasi incalzanti di alcune tra le canzoni più belle, italiane e internazionali prendono posto nel racconto in maniera, oserei dire, perfetta.
Tante le citazioni della generazione cresciuta negli anni ’80 (e non solo): Lady Oscar, Raffaella Carrà, Misery non deve morire.
E l’immancabile Diego Armando Maradona, visto l’ambientazione del romanzo nella meravigliosa Napoli e i suoi dintorni.

L’albero di Magnolia ha la capacità di lasciare i lettori sbalorditi ed entusiasti, arrivando ad una conclusione toccante e inaspettata che sicuramente commuoverà e sorprenderà.
Questo libro è una lettura che consigliamo di cuore, vi farà ridere e pure commuovere fino alle lacrime con la sua profondità emotiva.

Marco Iannaccone/Scarlet Lovejoy biografia

Marco Iannaccone/Scarlet Lovejoy si è laureato presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, città dove vive.
E’ fotografo, ha seguito un corso specialistico di fotografia presso la scuola Bauer di Milano, ha esposto le sue foto in mostre personali e collettive in Italia e all’Estero.
Lavora nell’ambito delle performance artistiche, si sta avvicinando alla pittura ed è esperto in astrologia e nella lettura dei tarocchi.

Intervista all’autore

Ringraziamo Marco/Scarlet per il tempo che ci ha dedicato per rispondere alle nostre domande.

Chi è Marco Iannaccone/Scarlet Lovejoy nella vita?

Marco Iannaccone e Scarlet Lovejoy sono la stessa persona. Scarlet Lovejoy è il lato femminile di Marco Iannaccone. Tutti abbiamo un lato lunare ma viviamo in una società dove un uomo deve nascondere questo lato del proprio essere.
Marco/Scarlet si rifiuta e nella sua vita ostenta questo lato perché ognuno deve essere libero di essere se stesso per stare bene. Viviamo in una società molto “cattolica” improntata sul giudizio, sul peccato, sul o sei bianco o sei nero. Io voglio essere colorato come l’arcobaleno.
Da piccoli (e per tutta la vita) ci impongono e ci fissano in schemi che non capiamo. Il grembiule blu o bianco… e se tu lo vuoi verde? Sei strano e vieni deriso. Invece è proprio chi è “strano” colui che cambia le cose.

Raccontarci il tuo primo approccio con la scrittura

Ho iniziato a scrivere fin dalle scuole elementari. Ricordo che per la fantasia dei miei racconti la maestra portava i miei scritti nelle varie classi e li leggeva.
Poi ho continuato scrivendo storie sui miei compagni di classe. Io al centro della sala e loro intorno ad ascoltarmi. Questa cosa mi piacque molto.
Poi a 28 anni ho scritto il mio primo romanzo ma solo nel 2020 sono riuscito a pubblicarlo e poi da quell’anno ho pubblicato altri tre romanzi.
Sono una tetralogia. “I quattro elementi di Partenope”: “Domani non è un altro giorno” il fuoco, “Blu Partenope” l’acqua, “Il cielo sopra Napoli” l’aria ed infine “L’albero di magnolia” la terra.

Ci parli un pò di questo tuo nuovo romanzo, L’albero di Magnolia? Com’è nato?

Siccome dovevo completare la tetralogia degli elementi… sapevo che mi mancava l’elemento terra.
Quindi ero consapevole che sarebbe stato un romanzo “ecologico” che avrebbe trattato tematiche legate a preservare la terra ed i suoi frutti.
Ero un po’ in crisi. Non sapevo come iniziarlo. Per l’ispirazione, nell’ottobre scorso, decisi di andare in casa dei miei nonni in campagna ma per un motivo o per un altro non riuscivo ad andarci e poi nel mese di novembre il Solofrana che è un torrente che passa dietro la terra di famiglia esondò arrecando enormi danni al terreno ed alla casa dei miei nonni che in parte è crollata.
E’ stato tremendo vedere la palazzina sventrata con le foto dei miei antenati che da dietro degli squarci di muri ci guardano con tristezza.
A quasi un anno da questa sciagura il comune di Roccapiemonte è assente ed aspettiamo ancora un risarcimento per i danni subiti visto che abbiamo più volte segnalato che l’alveo del corso d’acqua era pieno di detriti ed andava pulito.
Ad ogni modo il romanzo è molto divertente ed allegro. Parla di Demetra una ragazza che dopo un rapporto finito torna a vivere con la mamma anziana e si trova a gestire la terra di famiglia.
Vuole vivere facendo la scrittrice ma il mondo che la circonda pare voglia schiacciare il suo sogno. Le persone la vedono come una scansafatiche perché non capisce il suo bisogno di scrivere e di vivere del suo lavoro.
Demetra è un’eroina che combatte ogni giorno contro i pregiudizi della gente che non capisce chi è fuori dagli schemi e chi preferisce guadagnare meno ma fare quello che gli piace anziché “sopravvivere” con un lavoro che non ama.
E’ un romanzo pieno di colpi di scena. Un romanzo che si trasforma in un racconto nel racconto, dove la natura, fa sentire il suo esserci tra terremoti, inondazioni ed il suo verde rigoglioso.
E’ il romanzo di una natura che si ribella all’uomo e si palesa in tutto il suo vigore.

E’ un romanzo che parla dell’importanza del ricordo e di come preservarlo. Un romanzo sulla famiglia e su come cercare di tenerla unita.
E’ un romanzo che tratta molte tematiche: lo sfruttamento e la disumanità nel mondo del lavoro, il desiderio di rimanere se stessi, la lotta all’omofobia e la scrittura come modo per conservare i ricordi.

Nel romanzo sei stato bravo a trattare tematiche importanti senza appesantire la storia, ce ne vuoi parlare?

Sì, mi piace che ogni mio libro affronti tematiche importanti senza rendere la storia pesante. In questo romanzo si parla di come l’inquinamento possa causare gravi danni all’ambiente.
Ci sono scienziati che affermano che anche i terremoti possano dipendere dall’inquinamento atmosferico ed i terremoti sono molto presenti in questo romanzo come negli ultimi mesi nella mia città, Napoli.
Altra tematica importante sono i pregiudizi verso il pride e le famiglie arcobaleno. La gente giudica ma i bambini vivono bene nella famiglia dove c’è calma, serenità e amore, indipendentemente dal sesso dei propri genitori.
Si parla del pregiudizio delle persone sempre pronte a criticare chi è diverso.
Si tratta del tema del mondo del lavoro che è sempre più vicino alla schiavismo, quindi anni ed anni di lotte sindacali sembrano inutili.

Hai preso spunto dalla realtà per i personaggi del tuo libro? E a quali sei più affezionato?

I personaggi nascono dalla mia fantasia ma è probabile che inconsciamente qualcuno sia stato ispirato da persone che conosco ma non ne sono consapevole. Quando scrivo, scrivo quasi in trance quindi non so bene cosa elabori il mio cervello.
Devo dire che amo tutti i personaggi del libro. Demetra mi rappresenta molto in quanto scrittrice ma ho un debole per Endora sua suocera che è sempre in continua competizione con lei e per sua madre Eden che non ha peli sulla lingua ed ha un segreto molto commovente da nascondere.
Inoltre amo Mirna la cognata di Demetra che è personaggio sopra le righe cinica, avida e sensuale.
E Carlotta la sorella della protagonista ossessionata dall’apparire e dalla chirurgia estetica.
Tutti i personaggi sono molto divertenti e ben presto entreranno nei vostri cuori per farvi ridere ed emozionare. Alla fine del libro vi mancheranno.

Ti succede di lavorare a più di un progetto insieme?

Non scrivo due libri insieme ma può essere che un libro possa ispirarmi un progetto fotografico, quello sì.

Che musiche ascolti mentre scrivi? Oppure preferisci il silenzio per concentrarti?

Nei miei romanzi ci sono molti testi di canzoni che adoro. Sono delle citazioni, omaggi a tutte le canzoni che hanno segnato la mia vita però quando scrivo deve esserci silenzio intorno a me e devo evitare distrazione.
Per questo motivo scrivo la notte. Mi siedo e scrivo quasi in “trance” non so cosa scrivo poi rileggo e tutto ha un senso e tutto si collega a qualcosa scritto in precedenza.
Non ho difficoltà a scrivere storie. Quella è la cosa più facile. Correggere, ricorreggere…quello è il dilemma.

Scrittura o lettura? Trovi sempre il tempo per…

Purtroppo si legge meno ed io stesso lo faccio con meno assiduità. Prima leggevo quasi 20 libri all’anno ed ora ne leggo 7-8. 
Credo che le serie tv e gli smarthphone ci distraggano troppo. Da quest’autunno mi sono imposto di leggere di più. Spengo la Tv, spengo il cellulare e si entra nel mondo fantasioso di un libro da leggere.

Infine, ci puoi già svelare il tuo prossimo progetto?

Dopo aver scritto 4 romanzi in quattro anni, voglio imparare ad usare i social al meglio per promuovere i miei lavori.
Il mio sogno? Avere un seguito. Avere persone che aspettano un mio libro come io aspettavo l’uscita dei libri dei miei autori preferiti. E per fortuna già sta succedendo.

Il romanzo L’albero di Magnolia di Marco Iannaccone/Scarlet Lovejoy è stato pubblicato in self su Amazon, per la categoria Narrativa su saghe familiari.

Per altri consigli di lettura potete consultare la nostra sezione Libri e Viaggi!
Se anche voi volete promuovere il romanzo, affidatevi noi!
Scriveteci a servizieditoriali@iriseperiplotravel.com