Il nuovo romanzo dello scrittore e poeta Umberto Segato, ex giornalista in pensione di Raidue e de Il Giorno, si intitola L’eredità dei Crea.

É la storia di un gioco di inganni messo in atto attorno a un’eredità dove il tema romantico Amore-Morte è sostituito dal più concreto Amore – Denaro, raccontata dal protagonista, un uomo così incerto su sé stesso che non si sa mai se il suo agire sia figlio della buona o della malafede.
Ma non è una storia di avidità. Sentimenti più complessi animano l’agire del protagonista: affermazione di sé, desiderio di giustizia, odio e disprezzo e, anche, amore.

L’eredità dei Crea, sinossi

Un ricco imprenditore fattosi da sé, rozzo e tirannico, ossessionato dall’idea di avere un erede del “suo stesso sangue”, vuole un pronipote che abbia la più alta concentrazione di questa “materia prima” per lasciargli in eredità l’Impresa messa in piedi nel corso della vita.
Ma il vecchio ha anche due nipoti, un maschio adulto, che è anche il suo braccio destro negli “Affari”, e una femmina minorenne vissuta da quando era bambina in collegio.
Un matrimonio tra i due potrebbe dare l’erede desiderato, ma il vecchio del maschio non si fida perché lo considera un debole e della femmina si fida ancor meno a causa di certi suoi trascorsi “artistici” e frequentazioni equivoche. 
Contro il suo volere, però i due si sposano e mettono al mondo l’erede. Non potendo fare a meno di accettare il fatto compiuto, il vecchio lascia tutto il patrimonio al neonato e decide di andare a riposare per l’eternità.
Tutto bene, dunque.

Al contrario. La pantomima che i due sposi hanno messo in scena non era scritta a due mani: ognuno ha agito per conto proprio, ma solo uno dei due protagonisti “ha mentito sapendo di mentire”, recitando il proprio ruolo con fredda razionalità al punto da sacrificare anche il più forte degli istinti, quello sessuale. L’altro ha mentito solo a sé stesso per cui alla fine l’unico sconfitto è lui.
Il vero vincitore però è il vecchio Crea che ha lasciato tutta l’eredità al figlio dei suoi nipoti, l’erede con la più alta concentrazione di sangue Crea nelle vene.
Alla fine, dunque, ha prevalso è la vera eredità dei Crea, quella che il vecchio imprenditore chiamava “il sangue”.

Umberto Segato, la sua biografia

Umberto Segato è nato a Mira, in provincia di Venezia, nel 1932.
Ha cominciato giovanissimo a lavorare al “Giorno” per passare poi in televisione diventando Inviato Speciale Rai del TG2.
Nel 1963 collabora alla realizzazione di  “La Germania di Adenauer”, di Alberto Ronchey, che entra nella rosa finale del 6º Premio Nazionale «Guglielmo Marconi» della Televisione, e nel 1964 firmo con Alfredo Todisco un docufilm su “Hemingway“.
Nel1966 realizza con Enzo Siciliano servizi culturali per la rubrica “Zoom”, il rotocalco di attualità culturale di Andrea Barbato e Pietro Piuntus.
In seguito, è nella redazione della trasmissione giornalistica “AZ: un fatto come e perché” a cura di Luigi Locatelli.
Nel 1976 la sua inchiesta “Friuli anno zero” viene selezionata per il Premio Italia. 

Per “Il senno di poi” (Tg2 Dossier, RAI 2 luglio 1977) si occupa di autostrade italiane nell’assoluta mancanza di una programmazione seria e di una pianificazione rigorosa.
Dal 1978 è stato il conduttore dell’edizione del Tg2 della Notte. Sotto la direzione di Andrea Barbato (poi sostituito da Ugo Zatterin), ne 1980 presiede il comitato di redazione del Tg2 e, per la prima volta nella storia del servizio pubblico televisivo, la sera del TG2-Studio aperto del 10 ottobre, apre un’edizione straordinaria, senza sigla, in qualità di portavoce del comitato di redazione, per spiegare i motivi dello sciopero.

Gli anni 80-90

Nel 1984 ha curato il 4º ciclo di TRENTATRE, la rubrica medica a carattere scientifico del TG2, con Luciano Onder.
Per “Dossier Scienza” (1990) si è occupato, tra l’altro, di Geometria frattale e le sue applicazioni nella medicina, nell’astronomia, nella fisica, nello spettacolo.
Per il settimanale “Tg2 Dossier”, sempre su Raidue, il 4 dicembre 1990, ha firmato l’inchiesta sulla complessa realtà dell’assistenza ai malati mentali, a 18 anni dall’entrata in vigore della Legge 180, detta anche Legge Basaglia, sulla riforma psichiatrica: scarse le strutture residenziali o semiresidenziali, case di cura private in aumento, 30.000 persone ricoverate.

Bibliografia e premi

Poesie

Romanzi

  • I luoghi e il tempo, Roma, Newton Compton 1988
  • Candida, Ilmiolibro.it 2015
  • Eredità o la colpa di Serena, Ilmiolibro.it 2017
  • Racconti dal passato, Ilmiolibro.it 2018
  • La favola bella, Ilmiolibro 2020
  • Come un’oliva infilzata Ilmiolibro.it 2022 , presente al Salone del Libro di Torino 2022 nello stand Self Publisher.
  • L’eredità dei Crea Ilmiolibro.it 2023, presente al Salone del Libro di Torino 2023.

Premi

  • Premio Città di Benevento per il romanzo I luoghi e il tempo (1988)
  • Premio Cesare Pavese per il libro di poesie Viaggio a vista (1992)
  • Premio Luigi Vanvitelli di Caserta, 4ª edizione, a Umberto Segato per il giornalismo televisivo (1993)
  • Nella rosa dei Premi Alfonso Gatto, Città di Marineo, Metauro e Viareggio per Specchio in uno specchio riflesso (1999)

Il romanzo L’eredità dei Crea di Umberto Segato è pubblicato su Ilmiolibro.it, per la categoria narrativa contemporanea.
Sara Bontempi di Iris e Periplo Travel ha curato la parte di editing e di consulente editoriale, dalla correzione bozze alla pubblicazione.

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