Maradò, viaggio emozionale nella Napoli di Maradona è il nuovo libro scritto dall’autrice Anna Copertino.
Noi che siamo stati pochi mesi fa a Napoli per la prima volta abbiamo vissuto l’amore che hanno i locali per il mitico Maradona.
Per questo non potevamo perdere l’occasione di recensire questo libro e fare qualche domanda all’autrice.
Continuate perciò a leggere il nostro articolo!

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Maradò, viaggio emozionale nella Napoli di Maradona di Anna Copertino

Per chi ha vissuto gli anni d’oro di Maradona, ma anche per chi vive il suo mito, ecco a chi è dedicato questo libro.
Maradò è l’urlo di chi lo ama, lo venera e lo chiama il D10s, chi riconosce la sua grandezza anche al di fuori del campo da calcio.
In questo libro sono racchiuse le testimonianze di chi per primi lo hanno conosciuto professionalmente, anche aneddoti inediti di giornalisti che lo hanno sempre seguito.
Ma si trovano anche le parole di quel “pueblo” che ha seguito i suoi successi e le emozioni che solo un campione come Diego Armando Maradona ha potuto regalare ai Napoletani e a tutto il mondo!

Noi abbiamo amato Napoli e soprattutto abbiamo sentito vivo il ricordo di Maradona nella città ancora adesso, esattamente come se fosse un santo.
E lo è, che non si dica il contrario!
Questo libro è un bel viaggio emozionale per chi lo ha vissuto e sicuramente molto informativo per chi vuole capire perchè Maradona rimane un’icona senza tempo.
La cosa più bella e importante è che non è un libro scritto da qualcuno che non conosce la sua storia.
Ma Anna Copertino è cresciuta con il mito di Maradona e lo ha conosciuto, grazie al dottore sportivo Emilio Acampora, amico di suo padre.
Ed è cresciuta in mezzo ha chi ha dato l’anima e il cuore al grande campione, conoscendo perciò benissimo la storia da raccontare.
L’autrice ha creato e pubblicato qualcosa di unico e originale nel suo genere, un libro da avere e leggere, per vivere la leggenda di Maradò!

Intervista all’autrice Anna Copertino

Anna Copertino è una napoletana doc, classe 66 e scrittrice tra le tante cose.
Si perchè è anche giornalista, editor, ideatrice di format e autore freelance (ma non solo!).
Le abbiamo rivolto qualche domanda a cui lei ha gentilmente risposto, la ringraziamo e lasciamo a lei la parola.

Ciao Anna, per prima cosa volevamo chiederti di raccontare un pò di te, chi sei e come nasce la tua voglia di scrivere

Sono prima di tutto una persona libera da inutili sovrastrutture e sempre molto diretta, fondamentalmente convinta che l’essere leali sia essenziale nella vita come nella professione.
Sopratutto quando si scrive da giornalista.
Posso, senza dubbio alcuno, dirti che leggere e scrivere sono sempre stati con me. Iniziando a 4 anni, grazie a tre mie cugine molto più grandi di me.
Sono una che senza libri non riesce a stare, e lo stesso senza scrivere. La scrittura è un’esigenza, è un fluire spontaneo, non mi seggo e penso “Ora cosa posso scrivere ? Chi devo descrivere ?”
Mi seggo e scrivo quando le emozioni mi scuotono l’anima, quando un dolore mi lacera l’anima o una gioia mi rallegra il cuore.
Come quando sono cospetto delle meraviglie della natura, penso al mare, che amo o alla mia città.
La scrittura pilotata non è per me, sarebbero solo sterili e organizzate parole messe in costruzione nella speranza che qualcuno le trovi interessanti.
I due romanzi a cui sto lavorando, sono ambientati a Napoli, la mia città, e sono due libri che mi piacerebbe leggere, come quando da piccola scrissi una favola che mi sarebbe piaciuto leggere. Disegnai anche la copertina.
Chissà che un giorno non la inserisca in qualche progetto letterario.
Posso aggiungere che mi ritengo doppiamente fortunata perché leggo per il piacere di farlo e anche per lavoro.

Da dove nasce l’idea di descrivere la vita di una grande personaggio come Maradona?

Nasce dall’amore per lui e dal dolore alla notizia della sua morte.
Dall’aver vissuto il quartiere di Fuorigrotta ai tempi delle vittorie, da tutto ciò che ci ha donato, dal riscatto e dalla bellezza di ogni suo gesto.
Dall’aver avuto la fortuna di vederlo giocare dal vero, di averlo conosciuto grazie al dottor Emilio Acampora, medico della società calcio Napoli, e grande amico di mio padre.
Quando tutto il mondo ha saputo della sua morte c’e stato un grande silenzio e un grande vuoto.
Ho avvertito la perdita fortemente e ho avuto la necessità di farlo raccontare dalla voce dei suoi tifosi, in una coralità emozionale. In modo diverso, non stereotipato ma dal cuore di chi l’ha amato, incondizionatamente, chi poteva farlo se non il popolo di tifosi napoletani? Con la voce del cuore, delle emozioni che il suo ricordo ci dona. Era noto a tutti come aveva vissuto, nel bene e nel male.
Ogni cosa che aveva realizzato in campo era impressa in ognuno di noi, tifosi e non.
Volevo qualcosa di diverso che lo ricordasse.
Ed ho immaginato un percorso itinerante, attraversando la città e ponendo a tutti la stessa domanda: qual è l’emozione che ti ha donato e lasciato Maradona? Mi sono scelta due compagni di viaggio, mio fratello Giovanni, che è anche autore della foto della copertina, e l’amico e collega Bruno Marra.
Per circa nove mesi sono andata in giro tra i tifosi: tantissimi giornalisti, scrittori, imprenditori o persone semplici, commercianti, attori, amici, compagni di scuola e del quartiere Fuorigrotta, che accoglie lo stadio, lo stesso che oggi, finalmente è lo Stadio Diego Armando Maradona.
Il mio intento era raccogliere e raccontare le emozioni che Maradona ha lasciato nei napoletani, racconti inediti e storie forse mai raccontate dalla voce di chi lo ha amato incondizionatamente: i suoi tifosi.
Spero di essere riuscita nell’intento .

Quali sono i tuoi progetti futuri per quanto riguarda l’attività letteraria?

Al momento lavoro a due miei romanzi, uno è ispirato a mia madre e alle donne, a breve curerò un’antologia, nata da un concorso letterario istituito con la AnCos Confartigianato di cui faccio parte. Intanto tra presentazioni di Maradò, e quelle di autori di cui mi occupo, editing e molto altro, trovo anche il tempo per dedicarmi alla lettura che è per me essenziale.
Grazie Sara e Ruggero per il tempo che mi avete dedicato.

Il libro Maradò, viaggio emozionale nella Napoli di Maradona è edito da Homo Scrivens, la prima compagnia italiana di scrittura. 

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