Napoli offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nelle sue profonde radici culturali attraverso una miriade di musei.
Dai reperti archeologici al capolavoro artistico, dai tesori storici alle installazioni contemporanee, i musei di Napoli sono autentici scrigni di conoscenza e bellezza.
In questo articolo, esploreremo alcuni dei musei più affascinanti della città, scoprendo le ricchezze che rendono Napoli una destinazione imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura.

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I musei di Napoli: MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Per l’ampia portata e la rilevanza dei reperti esposti, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) si erge come una delle principali istituzioni museali archeologiche a livello mondiale.
Le sue diverse sezioni, che abbracciano pittura, scultura, arte egizia, mosaici e numismatica, contribuiscono a creare una visione completa e organica della storia antica.

L’edificio che ospita l’attuale museo ha radici che risalgono al 1585 e ha subito trasformazioni significative nel corso dei secoli.
Nell’ultima parte del XVIII secolo, Pompeo Schiantarelli lo convertì nel “Real Museo”, divenendo un serbatoio di straordinari ritrovamenti provenienti dalle antiche città di Pompei ed Ercolano, nonché dai siti archeologici di Cuma e altre località campane.

Oltre alla pregevole Collezione Farnese, il MANN presenta la notevole Collezione Borgia, dedicata alle antichità etrusche ed egiziane, insieme a una sezione che spazia tra terrecotte, avori, vetri, armi, oggetti preziosi, bronzi e vasi.
La ricchezza e la varietà di queste collezioni fanno del MANN un autentico scrigno di tesori archeologici, rendendolo una tappa imperdibile per chi desidera esplorare le profondità della storia antica.

Museo Storico Musicale

All’interno del prestigioso Conservatorio di Musica di San Pietro a Maiella, troverete un affascinante museo storico arricchito da una vasta collezione di ritratti di illustri musicisti, preziosi cimeli appartenenti a figure come Bellini, Scarlatti, Rossini, manoscritti musicali, strumenti d’epoca e una biblioteca di notevole rilevanza.
Questa istituzione culturale offre agli appassionati e agli studiosi della musica un’opportunità unica per immergersi nella ricca eredità artistica e documentaria di importanti figure della storia musicale.
La varietà di reperti esposti crea un affascinante viaggio nel tempo, catturando l’essenza e la grandezza della tradizione musicale italiana.

I musei di Napoli: Museo del Tesoro di San Gennaro

Nelle immediate vicinanze della Cattedrale, sorge una straordinaria raccolta di opere d’arte donate dai devoti nel corso di sette secoli.
In questo lungo arco temporale, si è sviluppato un tesoro composto da gioielli, dipinti, sculture, statue, arredi in argento e tessuti, il cui valore supera persino quello della collezione della regina Elisabetta II d’Inghilterra.

Nel corso dei secoli, papi, re e regine hanno elargito con generosità per onorare degnamente il Santo. All’interno del Museo del Tesoro di San Gennaro, una sala dedicata accoglie con pompa e importanza i doni provenienti dai sovrani, ognuno di essi rivestito di significato e valore straordinario.
La straordinaria collezione testimonia la profonda devozione e il riconoscimento della santità di San Gennaro attraverso contributi ricchi di storia e significato artistico.

Museo Diocesano

Il Complesso Monumentale di Donnaregina – Museo Diocesano di Napoli offre un affascinante itinerario attraverso gli stili gotico e barocco.
All’interno, è possibile ammirare due straordinarie chiese: la trecentesca Donnaregina Vecchia e la seicentesca Donnaregina Nuova.

Il museo espone una pregevole collezione di dipinti provenienti da diverse chiese napoletane e dalla Cattedrale.
Tra le opere in mostra spiccano i capolavori di artisti del calibro di Luca Giordano, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro, Francesco Solimena, Massimo Stanzione, Charles Mellin, Mattia Preti e Paolo De Matteis.
Un viaggio artistico che permette di immergersi nella ricchezza della produzione pittorica napoletana, con opere che spaziano dal Rinascimento al Barocco, testimoniando l’eclettismo e la grandezza della scena artistica locale nel corso dei secoli.

I musei di Napoli: Museo Principe Aragona Pignatelli Cortes

In posizione privilegiata lungo l’asse di Chiaia, il borgo sviluppatosi al di fuori del nucleo urbano a partire dal XVI secolo, si erge con eleganza un raffinato museo neoclassico.
Immersa in un incantevole giardino abbellito da piante esotiche, questa villa ospita una pregevole esposizione di collezioni di porcellane di Capodimonte, vasi cinesi, arredi d’epoca, dipinti del ‘700 napoletano e bozzetti di Vincenzo Gemito.

Oltre a essere una custode di tesori artistici, la struttura funge da palcoscenico per mostre temporanee e appuntamenti culturali, tra cui la rinomata rassegna “Doppio Sogno”, che abbraccia il cinema, la musica e il teatro.
Questo museo neoclassico non solo celebra l’eredità artistica, ma anche promuove una vivace scena culturale nel cuore di Chiaia.

Museo di San Martino

La grandiosa Certosa di Napoli, fondata nel XIV secolo e successivamente rielaborata in stile barocco nel XVII secolo sotto la guida di Cosimo Fanzago, si erge come uno straordinario complesso monastico.
La Chiesa della Certosa, insieme agli ambienti circostanti come la Sala Capitolare, il Refettorio, il Coro dei Conversi, la Sagrestia, e altri, costituisce il fulcro monumentale dell’intero complesso.

Le sale del museo custodiscono un tesoro di cimeli storici, ricordi teatrali, porcellane, oreficerie sacre e una notevole sezione dedicata ai presepi del Settecento e Ottocento, sia napoletani che di altre provenienze.
Inoltre, una Pinacoteca ospita dipinti del Seicento e opere delle scuole pittoriche ottocentesche.
La vista panoramica sul Golfo di Napoli completa l’esperienza, offrendo uno spettacolo visivo superbo.
La Certosa di Napoli è, dunque, non solo un simbolo storico e artistico, ma anche un scrigno di memorie e opere d’arte che abbracciano diversi periodi e stili.

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Museo di Capodimonte

Il Palazzo di Capodimonte, un complesso monumentale di grande rilevanza nel contesto culturale della città, fu progettato da Antonio Medrano nel 1738 e completato quasi un secolo più tardi.
Caratterizzato da uno stile classico-aulico, tipico delle grandi corti europee, il palazzo fu destinato completamente a funzioni museali nel 1957, quando il Museo e le Gallerie aprirono al pubblico.

Il Museo di Capodimonte offre un affascinante viaggio attraverso la storia dell’arte dal Duecento al Novecento, estendendosi fino all’arte contemporanea con una collezione di oltre 47.000 opere d’arte.
Le 126 sale distribuite su tre livelli principali accolgono capolavori di artisti appartenenti a ogni scuola pittorica italiana, tra cui toscana, veneziana, emiliana, napoletana e romana, e importanti presenze straniere come Bruegel e altri maestri fiamminghi.

Oltre alle pitture, il museo vanta una straordinaria raccolta di sculture, dai busti rinascimentali alle opere moderne, una ricca collezione grafica nel Gabinetto dei disegni e delle stampe, e oggetti pregiati delle Collezioni Borgia e De Ciccio.
La Reggia di Capodimonte, voluta nel 1738 da Carlo di Borbone, re di Napoli dal 1734, è nata per ospitare la collezione ereditata dalla madre Elisabetta, ultima discendente della potente famiglia Farnese.

Il Real Bosco di Capodimonte

Il Parco della Capodimonte, insignito del titolo di parco più bello d’Italia nel 2014, si presenta come il polmone verde della città di Napoli.
Questo spazio eccezionale vanta diversi ambiti botanici e rare specie esotiche, tra cui la canfora e le camelie provenienti dall’Asia, le magnolie e il taxodium delle Americhe, nonché gli eucalipti australiani.

Estendendosi per circa 134 ettari a ridosso della Reggia, il parco accoglie oltre 400 diverse specie vegetali piantate nel corso di due secoli.
Il suo progetto originale risale al 1734, ad opera dell’architetto Ferdinando Sanfelice, e presenta due sezioni distinte per stile e funzione.
La prima, intorno alla Reggia, include un giardino con il suggestivo Belvedere che offre una vista mozzafiato sul golfo di Napoli e su Capri.
La seconda sezione è il bosco per la caccia, disseminato di statue, grotte e 17 edifici inizialmente dedicati a scopi agricoli e oggi adibiti a diversi usi culturali.

Tra le numerose attrazioni, spiccano la Chiesa di San Gennaro e la Manifattura di Porcellana, aggiungendo ulteriori strati di significato storico e culturale a questo straordinario parco cittadino.

Museo civico Filangieri

L’edificio del Palazzo Cuomo custodisce una ricca varietà di tesori artistici, tra cui armi, porcellane, maioliche, dipinti, monili, libri e costumi.
Originariamente costruito tra il 1464 e il 1490, subì una demolizione e una successiva ricostruzione a soli 20 metri di distanza nel 1881-82.
Da allora, il Palazzo Cuomo, intitolato al Principe di Satriano, Gaetano Filangieri, ha ospitato una preziosa collezione di oggetti d’arte donata dal principe stesso alla fine dell’Ottocento.

Particolarmente degna di nota è la biblioteca all’interno del palazzo, che custodisce manoscritti risalenti dal 200 all’Ottocento, offrendo un’ampia panoramica della storia letteraria.
I dipinti del ‘600 presenti nell’edificio aggiungono un ulteriore tocco di splendore artistico alla collezione. Il Palazzo Cuomo, situato in Via Duomo 288, si presenta come un affascinante scrigno di cultura e storia nel cuore della città.

Museo Madre

Situato nel cuore storico di Napoli, all’interno del suggestivo Palazzo Donnaregina risalente all’Ottocento e posizionato sulla “via dei Musei”, il museo d’arte contemporanea rappresenta una testimonianza tangibile di una storia che ha trasformato la Campania in un crocevia per tutte le espressioni artistiche contemporanee.
L’edificio si sviluppa su tre piani e, al primo, accoglie le opere permanenti di artisti illustri come Clemente, Lewitt, Bianchi, Fabro, Koons e Palladino.
Questo spazio culturale offre agli amanti dell’arte una straordinaria opportunità di immergersi nelle creazioni di maestri contemporanei, contribuendo a consolidare la posizione di Napoli come fulcro della scena artistica moderna.

Musei della Scienza

Nel cuore della città antica, è vivamente consigliata la visita ai musei nati agli albori dell’Ottocento su iniziativa di Ferdinando IV di Borbone.
Il sovrano inaugurò nel 1801 il Museo di Mineralogia, riconosciuto come il più prestigioso museo mineralogico italiano e tra i più significativi in Europa, per il suo vasto repertorio di circa 30mila reperti e l’alto valore delle collezioni.

Il Monastero dei SS. Marcellino e Festo ospita il Museo di Paleontologia, arricchito da esemplari di notevole rilevanza scientifica.
Le collezioni, che superano i 50mila reperti, rappresentano i principali raggruppamenti vegetali e animali risalenti a un periodo che abbraccia circa 155 milioni di anni fa.

Infine, vanno menzionati il Museo di Zoologia, istituito da Gioacchino Murat nel 1811, e il Museo di Antropologia, che comprende migliaia di pezzi, tra cui crani e scheletri umani antichi, mummie, e oggetti etnografici provenienti dall’Africa e dall’Oceania.
Questi musei offrono un’immersione affascinante nella diversità della storia naturale e umana, rendendo la visita un’esperienza culturale e scientifica unica.

Museo Duca di Martina

Posta sulla collina del Vomero, al limite sud, si erge la villa neoclassica commissionata da Ferdinando IV per la sua consorte Lucia Partanna, duchessa di Floridia.
Questa sontuosa residenza ospita le collezioni di Placido di Sangro, Duca di Martina, che comprendono alcuni pezzi tra le più pregiate manifatture europee, oltre a porcellane cinesi, maioliche, oggetti d’arte applicata e mobili.
La Villa Ducale di Martina è un autentico scrigno di tesori, dove gli appassionati d’arte possono immergersi in un ricco panorama di opere provenienti da diverse epoche e culture, arricchendo la loro comprensione delle arti decorative e applicate.

Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, situato tra Napoli e Portici (Via Pietrarsa, San Giovanni a Teduccio), rappresenta una tappa di notevole interesse storico.
Occupando un’area di 36mila metri quadrati, di cui 14mila sono coperti, questo museo si trova nell’antica officina metalmeccanica fondata da Ferdinando II di Borbone nel 1840 e collegata alla prima ferrovia italiana Napoli-Portici, inaugurata nell’ottobre del 1839.

All’interno del museo, gli appassionati possono esplorare vecchi macchinari provenienti dalla Regia Officina, carrozze, plastici di stazioni, locomotori, e attrezzi antichi dei ferrovieri.
Uno dei pezzi più iconici esposti è la Carrozza-Salone del treno dei Savoia, offrendo un affascinante viaggio nel passato ferroviario italiano.

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