Nel vostro viaggio in Giappone, vi imbatterete in due categorie principali di luoghi sacri: i templi buddhisti e i santuari shintoisti.
Questi due tipi di luoghi di culto hanno caratteristiche distintive che li rendono facilmente riconoscibili.
Di seguito, vi illustreremo le principali differenze tra i templi shintoisti, noti come “jingu” in giapponese, e i templi buddhisti, conosciuti come “ji.”

Trekking al santuario Fushimi Inari-Taisha

Queste differenze, radicate nella tradizione giapponese, riflettono la coesistenza armoniosa di due importanti sistemi di credenze religiose nel paese.

Templi Buddhisti

Ecco alcune caratteristiche distintive dei templi buddhisti in Giappone:

  1. Ingresso: La porta principale e le eventuali entrate secondarie dei templi buddhisti sono spesso sormontate da portali contenenti statue di demoni guardiani, che simboleggiano la protezione del tempio da influenze maligne.
  2. Pagoda: I templi buddhisti presentano spesso pagode a tre o cinque piani. Le pagode contengono generalmente reliquie sacre associate al Buddha e sono una delle icone più riconoscibili dell’architettura buddhista giapponese.
  3. Sala Principale: La sala principale, chiamata Kondo, Hondo o Butsuden in giapponese, è il cuore del tempio buddhista. Questo spazio sacro ospita statue del Buddha, oggetti di culto e spesso è il luogo principale di preghiera e adorazione.
  4. Sala delle Letture: La sala delle letture, chiamata Kodo, è un luogo dove vengono effettuate letture sacre e dove i fedeli si riuniscono per incontri e discussioni religiose.
  5. Campana: La campana del tempio, conosciuta come Bonsho, è suonata per radunare i monaci durante le cerimonie e per scandire il tempo all’interno del tempio.
  6. Cimitero: A differenza dei templi shintoisti, i templi buddhisti spesso includono un cimitero. Questi cimiteri sono visitati principalmente durante la settimana Obon, una festività buddhista che si celebra solitamente in luglio o agosto in diverse regioni del Giappone. Durante Obon, le famiglie visitano le tombe dei loro antenati per onorarli e pregare per le loro anime.

Questi elementi architettonici e spazi all’interno dei templi buddhisti riflettono la profonda spiritualità e la tradizione religiosa del Giappone, offrendo un’esperienza unica ai visitatori.

Santuari Shintoisti

Ecco alcune delle caratteristiche tipiche dei santuari shintoisti in Giappone:

  1. Ingresso: Gli ingressi dei templi shintoisti sono spesso segnati da uno o più Torii, che sono porte di colore nero o arancione. Questi torii segnalano il passaggio dalla dimensione profana a quella sacra e rappresentano una delle icone più riconoscibili del Shintoismo. Vicino ai torii si trovano spesso le statue di guardiani chiamate Komainu, che possono assumere la forma di cani, volpi o leoni.
  2. Vasca di purificazione: Subito dopo l’ingresso, è comune trovare una vasca di purificazione, chiamata Chozu, che permette ai visitatori di purificarsi lavando mani e bocca con acqua utilizzando mestoli speciali. La purificazione è un rituale importante prima di entrare nel tempio.
  3. Sala Principale: La sala principale del tempio, conosciuta come Honden, è il luogo sacro in cui sono custoditi gli oggetti sacri e dove i sacerdoti conducono le cerimonie religiose. Il pubblico solitamente non entra nella sala principale, ma la osserva da fuori durante le cerimonie.
  4. Sala delle Offerte: La sala delle offerte, chiamata Haiden, è un luogo in cui i visitatori possono fare preghiere e lasciare offerte al kami (spirito divino) del tempio. Qui si trovano spesso campanelli o gong che i visitatori possono suonare per attirare l’attenzione del kami.
  5. Ema: Gli Ema sono pannelli di legno su cui i visitatori scrivono desideri, preghiere o richieste. Gli Ema sono appesi all’interno del tempio e rappresentano una forma di comunicazione con il kami.
  6. Omikuji: Gli Omikuji sono piccoli biglietti contenenti predizioni divine. I visitatori tirano a sorte un omikuji per conoscere la propria sorte in vari aspetti della vita, come la salute, l’amore, il lavoro e altro ancora. A seconda del contenuto dell’omikuji, i visitatori possono legarlo a una corda speciale all’interno del tempio per influenzare la loro sorte futura.

Questi elementi sono parte integrante dell’esperienza di visita a un santuario shintoista in Giappone, offrendo un’opportunità per connettersi con la spiritualità e la cultura del paese.

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