L’autore Marco Conti oggi ci porta in gita nella bella città di Piacenza in questo nuovo guest post che vi invitiamo a leggere.
Prima ci ha portato con sè in Norvegia: il giro del Paese Scandinavo in auto e in Scozia, viaggio nel paese delle Highlands.
Dopo ci ha accompagnato a Treviglio, città da scoprire e nella bella Bergamo, ed ora una interessante visita a Piacenza.
Piacenza, la sua storia
Piacenza conta 103.000 abitanti e sorge sulla riva destra del fiume Po.
Situata al centro della pianura padana, è fin dal medioevo centro nevralgico del commercio e delle comunicazioni oltre ad essere una tappa apprezzata per i pellegrinaggi.
Porta dell’Emilia Romagna, crocevia di quattro regioni, Piacenza venne definita da Leonardo Da Vinci terra di passo.
Vescovi duchi e artisti hanno contribuito ad accumulare tesori inestimabili.
Piazza Cavalli
Piazza Cavalli è il salotto della città, il cui nome è dato da due statue equestri in bronzo riconosciute come simbolo della città e volute da Alessandro Farnese che è uno dei due cavalieri rappresentati, mentre l’altro è il figlio Ranuccio. Sono capolavori dello stile barocco che guardano alla tradizione di Donatello.
In Piazza Cavalli, si trovano il Palazzo gotico e il Palazzo del governatore, il cui nome è stato dato dai Farnese che hanno segnato la storia di Piacenza. Il valoroso Alessandro Farnese, a cui vennero riconosciute grandi doti militari, portò in alto il nome della famiglia e di conseguenza anche della città.
Palazzo Farnese si affaccia su Piazza Cittadella dove Galeazzo Visconti creò appunto una cittadella fortificata per consolidare il controllo sulla città. Del castello si vedono ancora le torri angolari e parte della struttura che però è stata inglobata a Palazzo Farnese.
Piacenza e Botticelli
Piacenza custodisce una superba opera d’arte del Rinascimento: il cosiddetto “Tondo” del Botticelli. Quest’opera raffigura la Madonna che adora il Bambino adagiato su un lembo del suo mantello e su un cuscino di rose recise; alla sinistra del Bambino è rappresentato San Giovannino. La cornice realizzata per la tavola e tutti gli elementi hanno un preciso significato, non solo di decoro, ma partecipano al significato dell’opera stessa.
La Chiesa di Santa Maria Assunta
La Chiesa di Santa Maria Assunta è uno splendido esempio di romanico padano. Il portale su cui sono raffigurati esseri mostruosi, figure allegoriche e personaggi tratti dai testi sacri, sono esortazioni a non cadere nel peccato: sono una vera “bibbia in piedi”.
Sulla torre campanaria è situato un angelo dorato simbolo della città, ma sulla torre è posta anche una gabbia ordinata da Ludovico il Moro: chiunque avesse commesso un sacrilegio sarebbe stato rinchiuso li. Sembra che nessun piacentino sia mai stato imprigionato.
La Cattedrale la cui cupola cattura lo sguardo, ha una storia particolare. Pier Francesco Mazzucchelli ultimò 2 delle 8 vele previste, poi però morì improvvisamente e al suo posto Giovanni Francesco Barbieri venne insignito del compito arduo di ultimare il progetto non suo con la tecnica dell’affresco che non ammetteva errori, ma riuscì a far dimenticare di essere stato la seconda scelta e accettando l’incarico accrebbe di molto la sua popolarità.
Collegio Alberoni e Palazzo Costa
Il Collegio Alberoni nato come luogo di formazione per sacerdoti fra i quali alcuni divennero celebri cardinali, è una costruzione voluta dal Cardinale Giulio Alberoni. Realizzato anche per quei giovani che non potevano permettersi di studiare, al suo interno troviamo una biblioteca molto prestigiosa che conserva anche un trattato di Galileo Galilei.
Palazzo Costa risale alla fine del 600 e venne edificato per abbellire la città. Occupa un intero isolato ed oltre alla stupenda facciata rococò, ha anche un giardino all’inglese dove i padroni di casa intrattenevano ospiti ed un museo con opere del 600.
Piacenza ha una tradizione musicale molto solida spinta anche dalla famiglia Farnese.
Il Teatro della Cittadella poi distrutto da un incendio e ricostruito, è il primo teatro dell’Emilia in stile neoclassico dei primi anni dell’ 800. Ha un grandissimo rendimento acustico ed è il primo teatro realizzato con un impianto ad energia elettrica.
Piacenza, con i suoi borghi e i suoi luoghi senza tempo, ha ispirato molti registi.
Da ricordare Castell’Arquato, paesino medievale della provincia che vale la pena di visitare.
Ecco alcuni dei piatti tipici della tradizione piacentina: Il Gnocco fritto, gli Agnolotti in brodo i Pisarei e fasò ma anche lo Stracotto di manzo e Polenta e cavallo.
I posti migliori dove potete provare questi Piatti tipici sono la Trattoria la forchetta, l’Osteria d’una volta e L’antica trattoria dell’angelo.
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10 Dicembre 2023 alle 18:58
In provincia di Piacenza ci sono alcuni dei borghi preferiti in assoluto della mia Regione. Cerco di andarci spesso, soprattutto quando voglio respirare un pò di storia e assaggiare qualche ottimo piatto tipico locale
10 Dicembre 2023 alle 19:18
Sono stata a Piacenza il primo weekend di Novembre, l’ho trovata una città viva e assai culturale anche se, devo ammettere, la presenza di un mercato esteso in tutto il centro mi ha fatto apprezzare poco le sue architetture, motivo in più per tornarci!
26 Dicembre 2023 alle 16:27
Conosco soprattutto Bologna e la Romagna ma mi manca assolutamente l’Emilia: un anno fa sono stata a Modena. Credo che poi seguirà anche Piacenza con la sua tradizione della musica (e tanto altro!).