E’ sempre bello scoprire nuove città da visitare, l’Italia è tutta bella e piano piano la conosceremo tutta, iniziando da Treviglio.
Treviglio è il paese di residenza dello scrittore italiano Marco Conti, nostro amico e autore di questo guest post!
Continuate a leggere questo articolo, dove lasciamo la parola a Marco che ci prenderà per mano e ci accompagnerà in questa città bergamasca.

Treviglio, dov’è e un pò di storia

L’intento di questo articolo, è quello di dare e chi legge la possibilità di farsi un’idea del valore di Treviglio.
Una città tutta da scoprire di cui vi darò solo qualche dritta per invogliarvi ad approfondire i temi trattati, facendo delle ricerche specifiche oppure, meglio ancora, venendoci a trovare.
Treviglio è il principale centro abitato della Gera D’Adda (Pianura Padana) e fa parte della provincia di Bergamo.
Da qui si possono raggiungere comodamente le città di Milano, Bergamo, Lodi, Cremona e Brescia.

Fondata nell’Alto Medioevo, Treviglio è nata a scopo difensivo dall’unione di tre comuni: Cusarola, Pisniano e Portoli. Il suo nome originario, per questa ragione, era Treville.
Treviglio ha conservato un centro storico di tutto rispetto, in cui si possono ammirare chiese, monumenti e palazzi storici, ma è anche una città moderna e industrializzata che ospita due grandi realtà come la SAME TRATTORI (nata nel 1942) e la BIANCHI BICICLETTE (nata nel 1885).
Ma andiamo con ordine.

Santuario della Madonna delle lacrime

Chiamato così proprio perché nel lontano 1522, il generale francese Lautrec, intenzionato a radere al suolo la città, depose le armi e la salvò dopo essere venuto a conoscenza di un fatto straordinario: l’immagine della Madonna, dipinta su una parete del Monastero di Sant’Agostino, aveva iniziato a piangere.
Mai nessuno seppe spiegare questo mistero, che venne catalogato come miracolo.
Da allora nel mese di Febbraio, Treviglio festeggia questa ricorrenza con una giornata suggestiva fatta di colori, rievocazioni e riti religiosi.
Il nostro stupendo Santuario è stato recentemente restaurato per la ricorrenza dei 500 anni dal miracolo: 1522-2022

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Il Teatro Filodrammatici di Treviglio

Il Filodrammatici, è lo storico teatro di Treviglio.
Situato nel piazzale del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Venne progettato nel 1898 da Carlo Bedolini e realizzato agli inizi del novecento in stile liberty.
L’inaugurazione avvenne nel 1905. Inizialmente venne chiamato Casa di Sant’Agostino per ricordare il convento delle Agostiniane, mentre il nome attuale di Filodrammatici, venne conferito nel 1948.
Negli anni della guerra, divenne anche ospedale militare.
Questo piccolo ma bellissimo teatro, è molto prolifero di eventi fra cui ricordo le rappresentazioni delle compagnie teatrali dialettali, molto care alla città in quanto patrimonio storico e culturale che ci riporta alle nostre origini.

La Basilica di San Martino e il Campanile

La basilica eretta nel 1008 è il principale luogo di culto della città.
La bellissima facciata in stile barocco non è l’unico motivo valido per visitarla.
Infatti all’interno si trova uno dei più grandi capolavori del 400 lombardo: Il Polittico di San Martino, di Bernardino Butinone e Bernardo Zenale, che il 18 marzo scorso ha ricevuto la visita di Vittorio Sgarbi che l’ha definito un capolavoro dal valore inestimabile.

Il Campanile: Alto ben 60 metri, ha una lunga storia che viene raccontata in un suggestivo tour prenotabile on-line o direttamente sul posto. E’ un viaggio, come dice la locandina, all’interno del nostro museo verticale

Il palazzo comunale di Treviglio

Voluto da Guglielmo Pusterla, podestà di quel periodo (siamo nel XIV secolo), è da sempre il simbolo del governo comunale.
Una curiosità: A Treviglio nel 1978 venne girato il film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi, vincitore della Palma d’oro al trentunesimo Festival di Cannes.
Ermanno Olmi si sposò proprio a Treviglio, nella Chiesetta degli Alpini di cui parlerò più avanti
Giacinto Facchetti.
Grande calciatore dell’Inter e della Nazionale negli anni 1960-1978 nacque a Treviglio ed è oggi sepolto presso il cimitero locale.
A lui è stato intitolato il palazzetto dello sport cittadino: IL PALAFACCHETTI.

Dove mangiare a Treviglio

Se volete mangiare bene a Treviglio c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
Partendo da un ristorante con cucina italiana e mediterranea come il San Martino, che nel 2019 ha ottenuto per la venticinquesima volta consecutiva la stella Michelin (1994-2019).
Proseguendo con La Dimora del Sapore situato in un giardino secolare nel cuore della città, L’Osteria Zio Nino dove si possono gustare piatti della tradizione locale come la trippa, cassoeula, ossobuco, ma anche piatti di pesce di prima qualità.
Il ristorante Pietrasanta in cui si possono assaporare piatti tipici toscani in un ambiente molto intimo e famigliare.
Naturalmente non mancano pizzerie, agriturismi Winebar e per gli amanti del Sushi anche un buon ristorante giapponese: il Japo.

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Treviglio per le famiglie

Torniamo a parlare della Chiesetta degli Alpini perché è situata in uno dei parchi più belli della zona.
Si tratta del Roccolo; un parco naturale gestito dal Gruppo Alpini, dove oltre ad attività ludiche, pranzi e passeggiate, è anche possibile effettuare visite guidate nell’Oasi naturalistica.

Chiudo con qualche informazione che può essere utile e interessante:

– La terza domenica del mese, trovate “L’antico in via” in cui potete acquistare e vendere oggetti antichi di ogni tipo

– Ogni sabato mattina c’è il mercato, uno dei più grandi della bergamasca

– Nel mese di settembre viene allestito lo STREET FOOD dove potete gustare cibo nostrano proveniente da tutto il mondo

– A luglio è di scena TREVIGLIO VINTAGE un evento che coinvolge piazze e cortili, un album di ricordi on the road in cui è possibile ammirare moto, auto, giocattoli, abiti e quant’altro di un’epoca unica nel suo genere: gli anni 50-60.
Naturalmente non mancano concerti blues, jazz e rock di quegli anni.
E ‘davvero un evento unico che non potete perdere.

Spero di non avervi annoiato e che abbiate trovato spunti interessanti per venire a trovarci.

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