Il Veneto, una regione ricca di storia, cultura e paesaggi, è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica in Italia.
Da maestose città d’arte a pittoreschi borghi sulle colline, il Veneto offre un mix affascinante di tradizione e modernità.
In questo articolo, scritto a più mani in collaborazione con le Travel Blogger Italiane, esploreremo cosa rende questa regione così unica.
E suggeriremo alcune destinazioni imperdibili per una vacanza indimenticabile.
Preparatevi a immergervi nella bellezza senza tempo del Veneto, dove ogni angolo rivela un pezzo di storia e un panorama da sogno.

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: San Giorgio di Valpolicella

San Giorgio di Valpolicella, conosciuto anche come Ingannapoltron, è stato accolto tra i “Borghi più belli d’Italia” il 6 novembre 2015.
Si trova nel Comune di Sant’Ambrogio, ai piedi del suggestivo Monte Solane, in provincia di Verona.
Posizionato su una sommità, si stringe attorno alla maestosa pieve, ed è edificato con la medesima pietra calcarea su cui si erge.
Il borgo, immerso tra vigneti e ulivi, affianco alle sue antiche cave, regala uno spettacolare panorama che si estende dal Lago di Garda a Verona, dalla Valpolicella alla Pianura Padana.

Nelle terre delle colline della Valpolicella, basta alzare lo sguardo per essere catturati da questo piccolo capolavoro architettonico e paesaggistico.
Man mano che ci si avvicina, emergono le abitazioni dalla roccia, sembrando continuare la sua struttura. Il borgo svela la sua natura di antica fortezza, raggiungibile solo attraverso un percorso lungo e impegnativo, nonostante l’apparente prossimità iniziale.
Da qui deriva l’appellativo “Ingannapoltron”, che sottolinea il trarre in inganno chi si attende un accesso più agevole.

Il toponimo è legato alla Chiesa di San Giorgio, una pieve romanica millenaria al centro dell’abitato, risalente al 712 d.C., costruita sulle presunte rovine di un tempio pagano eretto dagli Arusnati.
La chiesa conserva un antico ciborio scolpito da Maestro Orso nel VI secolo d.C. e affreschi risalenti al XII e XIII secolo.
Adiacente alla pieve, si erge integro il Chiostro del XII secolo e un piccolo Museo che custodisce reperti preistorici rinvenuti grazie a recenti scavi nella zona.

San Giorgio di Valpolicella e la sua Pieve mantengono la loro struttura originale in pietra.
Le colline circostanti, oggi, rivestono un ruolo di rilievo nella produzione di vini pregiati come il Valpolicella, il Ripasso, il Recioto e l’Amarone, riconosciuti a livello internazionale.

Contributo di Sara del blog Iris e Periplo Travel

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Verona

Situata nel cuore della regione del Veneto, Verona incanta i visitatori con la sua storia millenaria, i suoi tesori artistici e un’atmosfera romantica che ha ispirato persino scrittori famosi, come Shakespeare.  Il mito di Giulietta e Romeo è infatti intimamente legato a questa città. La Casa di Giulietta, con il suo celebre balcone, attira turisti da tutto il mondo desiderosi di immergersi nella storia romantica raccontata dallo scrittore. Scoprire Verona significa infatti immergersi in un mondo di leggende, arte e tradizione.

Uno dei simboli più iconici di Verona è sicuramente l’Arena, un anfiteatro romano perfettamente conservato che ospita spettacoli e concerti. Le sue maestose mura di pietra raccontano storie antiche e offrono un’esperienza unica per i visitatori che desiderano rivivere l’atmosfera dei tempi passati. Due delle piazze principali di Verona, la Piazza delle Erbe e la Piazza dei Signori, sono luoghi vivaci e affascinanti. La prima è un mercato colorato circondato da edifici storici, mentre la seconda è un luogo di potere politico e culturale, circondato da palazzi eleganti e monumenti storici.

Verona Veneto

Attraversa poi il fiume Adige tramite il suggestivo Ponte di Pietra, che non solo offre una vista mozzafiato della città ma conduce al Castelvecchio, un’imponente fortezza medievale che ospita un museo d’arte ricco di opere straordinarie.

Verona è inoltre ricca di chiese e basiliche affascinanti, ognuna con la sua storia e il suo stile architettonico unico. La Basilica di San Zeno Maggiore, con il suo magnifico portale romanico, e la Chiesa di Sant’Anastasia, con le sue maestose facciate, sono solo alcune delle gemme che la città offre agli amanti dell’arte e della storia.

Verona è una città che cattura l’immaginazione di chiunque con la sua bellezza, la sua storia e il suo romanticismo intramontabile. Attraverso i suoi monumenti, le sue storie d’amore leggendarie e la sua atmosfera incantevole, questa città riesce a trasportare i visitatori in un viaggio nel passato, lasciando un’impronta indelebile nei loro cuori. Una visita a Verona è una passeggiata attraverso il tempo, tra cultura, arte e un’aura di romanticismo senza tempo.

Contributo di Annalisa del blog Tre Valigie

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Soave

La parola ‘soave’ fa venire in mente qualcosa di leggiadro ed etereo… oppure un vino!
Noi preferiamo pensare al vino, quindi vi parleremo del paese di Soave che fu eletto ‘Borgo più bello d’Italia’ nel 2022. E proprio qui, infatti, che si produce il vino omonimo.

Questo posto, a guardarlo da fuori, non ha nulla soave come vorrebbe il nome, perché è un borgo fortificato con imponenti mura merlate che lo circondano e ed è sovrastato dall’altrettanto maestoso castello Scaligero.
Tutto, in questo posto, richiama alla mente i Della Scala. Fu questa famiglia che nel quattordicesimo secolo diede a Soave alcuni dei suoi palazzi più importanti, il suo castello e, soprattutto, l’ aspetto medievale che ancora oggi incanta i visitatori.

Una visita al castello è quasi d’obbligo per chi passa di qui. Tra quelle antiche mura potrete scoprire che nel castello è ancora visibile un vero ‘trabocchetto’. Questa botola era posta in alto sulle mura e serviva a disfarsi dei visitatori importuni (e chi non ne vorrebbe una nelle proprie case?).

Leggenda narra che qui fossero presenti anche molteplici passaggi sotterranei che permettevano di uscire dalla rocca senza destare sospetti.
Questi tunnel però non sono visibili al castello ma potrete vederne una parte scendendo nel borgo ed entrando ne ‘La cantina del castello’.

Ovviamente il nome non è casuale perché è proprio qui, in questi sotterranei ammantati di storia e leggenda, che troverete il Recioto di Soave Classico!

State attenti però, perché questo vino fu la causa della sconfitta delle truppe dei Rossi che, una volta preso il castello, si diedero ai festeggiamenti. Durante la notte, quando i soldati furono ubriachi, i loro nemici li presero alla sprovvista e li scacciarono, riprendendosi il castello!
Per non fare la loro fine noi vi consigliamo di fermarvi alla ‘Bigoleria alla Rocca’ per accompagnare al buon vino locale un piatto della ottima pasta tipica del posto.

Contributo di Kristina del blog Nerd in spalla

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Arquà Petrarca

Arquà Petrarca è un borgo trecentesco in provincia di Padova, situato a circa 300 metri d’altezza, nella splendida cornice dei Colli Euganei. Il nome Arquà deriva dalla forma ad arco delle colline che lo circondano, ma il paese celebra soprattutto il nome del  poeta Francesco Petrarca, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Di origini antichissime, il suo aspetto è tuttora medioevale. I suoi vicoli acciottolati, le case grigie  in pietra trachitica adornate di fiori e piante,  rimandano ad un’epoca  passata. Allo stesso tempo, esso pullula di vita grazie ai negozietti, ai ristorantini, ai turisti seduti ai tavolini dei bar a sorseggiare una bibita, ed ai ciclisti che passano di qui durante le loro escursioni sui Colli Euganei .

Il paese è disposto su due livelli, Arquà Bassa e Arquà Alta, ed offre dei begli scorci sulla vegetazione dei colli. Giungendo dalla pianura si inizia la visita dal borgo inferiore. Qui sorge la chiesa arcipretale di S. Maria Assunta, a navata unica con tre altari. Al suo interno essa custodisce affreschi di scuola veneto-bizantina e post-giottesca. Nel sagrato della chiesa si trova la tomba del Petrarca, in marmo rosso di Verona, sul modello degli antichi sarcofagi romani. In basso rispetto al sagrato vi sono degli antichi lavatoi in pietra e vicino la Fontana del Petrarca, dove il poeta si recava ad attingere l’acqua. Notevole è il quattrocentesco palazzo Contarini, dal nome di una nobile famiglia veneziana: sulla facciata del palazzo,  una fascia rossa riporta con orgoglio la classificazione di Arquà Petrarca al secondo posto nel concorso “Il borgo dei borghi” del 2017.

Arqua Petrarca

Si sale quindi per via Jacopo d’Arquà e si giunge al borgo alto, vero centro del paese. Nella piazzetta principale, piazza San Marco, si affaccia  l’oratorio della SS. Trinità, di impianto romanico, con  un’unica navata ed il tetto a capanna. Attigua all’oratorio è la Loggia dei Vicari, un tempo sede dell’amministrazione locale, dove i capifamiglia si riunivano con i Vicari per discutere le problematiche della comunità. Alcuni stemmi dei Vicari sono ancora presenti sulle pareti della Loggia.

In via Valleselle è l’attrazione maggiore del borgo, la casa del Petrarca. Difficile vederla da fuori poiché è immersa nel verde, circondata da due orti. Essa si componeva di due alloggi, uno per il poeta ed i suoi famigliari ed uno per la servitù, e fu nei secoli successivi abbellita con una loggetta rinascimentale, una scalinata esterna, ed alcuni dipinti ispirati alla vita ed alle opere del poeta. Al piano superiore è situato lo studio del Petrarca, con la sedia e la libreria pare originali.

Se si viene qui tra la fine di settembre ed i primi di ottobre, si può assistere alla festa della giuggiola, frutto che cresce in questa zona grazie alle condizioni ambientali favorevoli, e divenuta simbolo del borgo. E’ l’occasione per assistere a rievocazioni medioevali in costume ed assaggiare i prodotti a base di questo frutto.

Contributo di Matilde del blog Around the world

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Colli Euganei

In Veneto gioco in casa, soprattutto tra le montagne della Regione, ma se le Dolomiti non hanno bisogno di presentazioni, ci sono dei rilievi meno noti che invece possono regalare infinite emozioni: sono i Colli Euganei.

Una meta perfetta per trascorrere qualche ora lontano dalle città, per curiosare tra i borghi medievali che punteggiano le pendici di questi dolci rilievi, come Monselice, Este e Arquà Petrarca, o per divertirsi a camminare su e giù tra i mille sentieri. I Colli Euganei sono infatti un gruppo di rilievi di origine vulcanica isolati a sud ovest di Padova e tutelati dal Parco regionale dei Colli Euganei.

Dalle morbide passeggiate di un’ora come quelle sul Pianoro del Mottolone o sul Monte Cecilia, fino alla famigerata Alta Via dei Colli Euganei che li percorre tutti in un susseguirsi di sali e scendi davvero emozionante: camminare tra i Colli Euganei è uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.

Ma il bello dei Colli Euganei è che, nonostante la loro altezza contenuta (il più alto arriva a 601 metri, il Monte Venda) ogni rilievo ha una sua personalità inconfondibile: c’è il colle con il monastero antichissimo (il Monastero degli Olivetani), il Monte Alto nasconde la preziosa Villa Draghi, sul Monte Cinto è presente una cava nella quale si nascondevano i briganti, a San Giorgio si trovano le facce scolpite nella roccia e al Monte Ceva è possibile ammirare la straordinaria fioritura dei cactus in primavera.

Ma le buone notizie non finiscono qui, perché la zona è imperlata di trattorie e osterie tipiche dove si mangia benissimo. Cibo ruspante, ma gusto e ospitalità non mancano mai (insieme ad un bicchiere di vino, certo!).

Come chiudere le camminate nel migliore dei modi? Con un tuffo in uno dei tantissimi centri termali di Abano e Montegrotto.

Contributo di Silvia del blog Bagaglio Leggero

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Chioggia

Di solito quando si arriva nella regione del vino, le prime idee che vengono in mente sono Venezia e Verona, ma sono sicura che ci hai già pensato.

Ed è proprio per questo che sono qui: per proporti una città veneta che probabilmente non avevi ancora valutato: Chioggia.

Chioggia è una piccola cittadina molto romantica a ridosso dei canali che la attraversano, con il fascino tipico veneto.

chioggia veneto

Ecco un po’ di motivi per cui dovresti visitare Chioggia, detta anche la piccola Venezia:

  • è piccola e questo la rende perfetta per un weekend fuori porta all’insegna del relax, magari uno di quelli romantici con la tua dolce metà (scopri altre città perfette per una fuga romantica di San Valentino).
  • è meno famosa delle cugine di Venezia e Verona e, come abbiamo imparato, nel mondo del turismo questo significa che ha prezzi più accessibili.
  • Chioggia è comunque vicina alle due famosissime città (rispettivamente a un’ora e a due ore di macchina), quindi può essere un punto d’appoggio strategico per stare tranquilli, ma comunque non perdersi le altre meraviglie venete.
  • anche se piccola, è una città piena di storia, con resti architettonici tutti da scoprire attraverso un bel tour della città.

A parte tutti i motivi di sopra, se sei una persona che ama perdersi nel silenzio dei paesaggi – e ogni tanto ne abbiamo tutti bisogno, sia del silenzio, che dei paesaggi – Chioggia è la città che fa per te. Scopri i suoi scorci sull’acqua, così come i suoi vicoletti in cui scappare. Perditi sul corso sorseggiando un bicchiere di vino e goditi la tranquillità che non troveresti in una grande città.

Se poi la vuoi visitare d’estate, fai un salto nella vicinissima Sottomarina, con spiagge ampie e lidi attrezzati. Hai ancora dubbi?

Contributo di Santa del blog Wanderwave

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Burano

Per andare alla scoperta delle bellezze del Veneto, vi propongo Burano, una delle isole settentrionali della laguna.

Burano è un luogo speciale. così vicina a Venezia, eppure così lontana dalla sua folla e dalla sua fragilità.

Le case colorate dei pescatori che costeggiano i canali, fanno di Burano un borgo cartolina. I gialli vivaci, i rossi intensi, i blu e lilla si accendono con la luce del sole e si sfumano impallidendo tra le foschie della sera. Ogni famiglia ha il suo colore di casa che, si dice, serviva a identificarla dato che i cognomi erano sempre gli stessi.

L’abitazione più originale e più colorata di Burano è quella di Bepi Suà, decorata con forme geometriche di tutti i colori.

burano

Ogni angolo di questo borgo, formato in realtà da quattro isolette separate da tre canali, è speciale.  Passeggiate tra acqua e terra, intrufolatevi nei campielli dove i panni stessi sembrano parte di una coreografia. Scambiate parola con gli abitanti: l’incanto di Burano sta anche nella sua veracità, nell’ attaccamento alle tradizioni. Come i merletti, famosi nel mondo, realizzati già dal 1500 dalle donne in attesa del ritorno dei mariti dalla pesca. Cercate le piccole botteghe dove le anziane merlettaie tramandano alle sempre più rare giovani apprendiste la tecnica particolare del “punto in aria”.

Lasciatevi tentare dalle tante specialità gastronomiche, dai bussolà, golosissimi biscotti di pasta frolla, alle sarde in saor per non parlare del baccalà mantecato.

Aspettate che l’ultimo battello di sia portato vista i tanti turisti che affollano l’isola durante il giorno e godetevi il silenzio di Piazza Gualuppi. Recatevi sotto al campanile per capire quanto è pendente e fate una passeggiata raggiungete i banchi di marmo della Pescheria Vecchia, il luogo perfetto per godersi il tramonto.

Infine, attraversate il ponte che collega Burano alla Vicina Mazzorbo e andata alla scoperta dell’antica vigna murata dove cresce un vitigno unico al mondo.

Contributo di Antonella del blog I viaggi della Anto

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Venezia

Quando si parla di turismo in Veneto non si può non citare Venezia. La città lagunare incanta con la
sua bellezza senza tempo e offre molto più di quanto si possa immaginare oltre i classici itinerari
turistici. Mentre il Ponte di Rialto e Piazza San Marco sono indubbiamente imperdibili, c’è un
tesoro nascosto che aspetta di essere scoperto fuori dalle rotte turistiche convenzionali.
Il Mercato di Rialto è uno di quei luoghi che dove è ancora possibile assaporare l’autentica vita
veneziana. Questo vivace mercato è il cuore gastronomico della città. Qui i veneziani fanno la
spesa e non perdono l’occasione di fermarsi in uno dei locali vicini per prendersi uno spritz.
Camminare tra i banchi colmi di pesce fresco, frutta e verdura colorata è un’esperienza autentica e
stimolante per vista, gusto ed olfatto.
Per un tuffo nella storia e nella cultura, invece, ci si può dirigere verso il Ghetto Ebraico, uno dei
primi ghetti ebraici del mondo. Qui, è possibile esplorare le strette vie, visitare le sinagoghe e
immergersi nella vibrante vita quotidiana della comunità ebraica veneziana. Un viaggio nel tempo
che affascina per la ricchezza storica di questo luogo.

venezia veneto

Lontana dalla Venezia più turistica, l’isola della Giudecca offre un rifugio tranquillo con viste
mozzafiato sulla città. Qui è possibile passeggiare tranquillamente lungo le rive, ammirare la
Chiesa del Redentore e assaporate l’autenticità della vita veneziana lontano dalla folla.
Un’occasione unica di contemplare la magia di Venezia in tutta la sua serenità.
Altro gioiello nascosto è Viale Garibaldi, un tranquillo viale al di fuori del circuito turistico
principale. Qui, un luogo magico è la Serra dei Giardini, un’oasi verde e serena in mezzo alla città.
Questo giardino offre un rifugio di pace, perfetto per una pausa dal caos della città.
Visitare veramente Venezia vuol dire quindi andare oltre le icone turistiche più note. Esplorare il
Mercato di Rialto, il Ghetto Ebraico, la Giudecca e Viale Garibaldi permetterà di scoprire la vera
anima di questa straordinaria città.

Contributo di Raffaella del blog Raf Around the world

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Asolo

Asolo è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, tanto da essere stato fonte di ispirazione per Giosuè Carducci che lo battezzò la Città dei Cento Orizzonti.
Appena si entra dalla porta principale del borgo si scorge la bellezza di Asolo con i portici di Via Browning e Villa Stark, dove la scrittrice Freya Stark trascorse gli ultimi anni della sua vita. Proseguendo lungo i portici si arriva a Piazza Garibaldi dove si trova lo storico Bar Centrale. Da non perdere il castello della Regina Cornaro che offre scorci meravigliosi da immortalare con qualche scatto.

Dirigetevi poi verso Villa Cipriani, l’hotel più rinomato di Asolo: vi potete fermare qui per una pausa chic all’American Bar o proseguire verso il cimitero di Sant’Anna dove è sepolta Eleonora Duse: durante il tragitto potrete ammirare i giardini della villa. Per i più sportivi in 10/15 minuti di salita si raggiunge la Rocca, altro simbolo del borgoda poco restaurato e dal quale si può godere di un panorama mozzafiato che nelle giornate più limpide permette di scorgere addirittura la Laguna di Venezia.

veneto

Il borgo è piccolino e si visita in poche ore; per questo, è quasi d’obbligo fermarsi per pranzo o cena o anche solo per un aperitivo. Per provare la cucina tipica veneta segnalo Al Bacaro o Hosteria Cà Derton, mentre per un pranzo più veloce o un aperitivo Porchetta a Manetta. Avete voglia di sushi? Da pochi anni è aperto Bonsai Sushi Lounge Asolo, un locale molto bello e particolare con menu alla carta. Se cercate una location più intima, il ristorante Due Mori fa al caso vostro; la terrazza esterna offre una bellissima vista. Di recente apertura Canovino, un’osteria con solo pochissimi tavolini a sedere ma molto carina e con un’ottima carta vini.

Asolo è bella in ogni stagione ma un ulteriore valido motivo per visitarla è il Festival del Viaggiatore che si svolge ogni anno nel mese di settembre.

Contributi di Silvia del blog Traveltipsbysilvia

Veneto, cosa visitare e dove andare in vacanza: Vicenza

La ricchezza culturale di Vicenza si svela attraverso un affascinante viaggio nelle opere straordinarie dell’architetto rinascimentale Andrea Palladio.
Vicenza merita una tappa anche solo per immergersi nell’architettura del Teatro Olimpico, un gioiello unico che risale al sedicesimo secolo, dove la magnificenza scenica e i virtuosismi architettonici si fondono in un’esperienza che non trova eguali in Italia.

Si consideri che durante il Rinascimento cinquecentesco, le rappresentazioni teatrali erano tenute tipicamente all’aperto, con installazioni temporanee nei cortili dei palazzi, perché mancavano ancora di una sede apposita. Sul finire del secolo però, i teatranti iniziano a trovare casa dentro locali permanenti, dove vengono realizzate scene dal grande effetto illusionistico, grazie alla giustapposizione di piani diversi: le quinte e il fondale. Nascono i teatri come li conosciamo oggi.

L’Olimpico è una delle prime realizzazioni monumentale permanenti, realizzato sulla scia dei teatri classici greci e romani, con la cavea e una scena di città realizzata in legno da Vincenzo Scamozzi dopo la morte del Palladio. Impossibile tradurne la meraviglia in parole, va vissuta di persona.

Il cuore di Vicenza batte nel centro storico, dominato dalla maestosa Basilica Palladiana. Questo capolavoro, iniziato da Palladio e completato da altri grandi architetti, è uno dei simboli più iconici della città, capace di raccontarne la storia attraverso gli stili e le epoche che l’hanno plasmata. La Basilica è affacciata sulla Piazza dei Signori: salendo al piano superiore dal loggiato a serliane, caratterizzato da archi incorniciati da colonne laterali, si gode di una vista magnifica.

vicenza

Una passeggiata per le belle vie del centro può toccare altri luoghi di interesse come Palazzo Chiericati, altro esempio sublime dell’estro creativo di Palladio. Questa residenza nobiliare è un inno all’eleganza, con le sue colonne doriche e il cortile interno offre un’esperienza immersiva nel lusso del Rinascimento.

Per una pausa tranquilla, i Giardini Salvi sono un rifugio di pace nel cuore della città. Si tratta di un parco storico, progettato nel XVIII secolo, adiacente alle mura di porta Castello, dove sorge anche il Torrione medievale, uno dei punti di riferimento della città, con salita in cima accessibile al pubblico.

Da non perdere anche la straordinaria Villa La Rotonda, circondata da un paesaggio pittoresco. In questa dimora padronale il Palladio ha saputo fondere architettura e natura in un connubio di assoluta armonia, plasmando ancora una volta con la sua genialità, il volto di Vicenza, che sena dubbio esprime materialmente la sua eredità.

Per finire in bontà, Vicenza sa prendere il suo visitatore anche per la gola: non si può andar via senza aver assaggiato il famoso baccalà alla Vicentina e i bigoi co’ l’arna. Il primo è un piatto di pesce, il baccalà appunto (merluzzo essiccato e salato), cucinato con una salsa ricca e saporita, arricchita da ingredienti come cipolla, latte, farina, olio d’oliva, pepe nero e, talvolta, acciughe.

Il secondo piatto è invece una pasta fresca simile a grossi spaghetti, ruvidi per raccogliere meglio la salsa a base di anatra stufata o brasata.
Buon viaggio e buon appetito!

Contributo di Paola del blog Try a Trip

Ringraziamo le Travel Blogger Italiane che hanno partecipato con il loro contributo a questo articolo.
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