Un nuovo guest post dell’autore Marco Conti che ci accompagna tra i monumenti e le bellezze della bella città piemontese di Torino.
Prima ci ha portato con sè in Norvegia: il giro del Paese Scandinavo in auto e in Scozia, viaggio nel paese delle Highlands.
Dopo ci ha accompagnato a Treviglio, città da scoprire e nella bella Bergamo, ed ora una interessante visita a Torino.

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Un pò di storia di Torino

Torino è indubbiamente una città talmente ricca di storia e di situazioni e luoghi che meritano di essere vissuti e raccontati.
Da mettere in chi vi scrive la sensazione di non avervi detto abbastanza, di aver tralasciato qualcosa che era impossibile tralasciare.
Ma il mio compito, come ben sapete, è quello di darvi un mio punto di vista, una base da approfondire o su cui costruire una visita.

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Torino fu la prima capitale dell’Italia unita. Nel 1824 divenne invece capitale dell’egittologia internazionale grazie alla fondazione del Museo Egizio ancor oggi riconosciuto in tutta Europa.
Il suo essere città borghese, ma operaia, forte ma fragile, aggrappata alla storia, ma anche moderna, lo si percepisce immediatamente girando fra le sue vie.
La fitta rete di portici ci permette di passeggiare praticamente ovunque godendo della sua ricchezza, anche durante una giornata di pioggia.

portici

Cosa visitare a Torino

Il simbolo di Torino è la Mole Antonelliana facilmente avvistabile grazie ai suoi 170 metri di altezza: è stata per un periodo la più alta d’Europa.
Era inizialmente una sinagoga completata nel 1889 da Alessandro Antonelli con la posa del genio alato simbolo dei Savoia, successivamente crollato e sostituito con la stella a 12 punte.
Oggi ospita il museo del cinema.

mole antonelliana

Il Duomo di Torino, è conosciuto soprattutto perché ospita la Sacra Sindone: un telo in cui sono distinguibili fattezze umane che gli studi sull’autenticità, riconoscono che siano appartenute a Cristo. Oggi la Sacra Sindone si trova nel transetto, ma per più di 300 anni è stata conservata nella cappella ultimata nel 1694 dall’Architetto Guarino Guarini.

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Il Castello del Valentino, dall’aspetto barocco, ospita al suo interno due grandi appartamenti appartenuti alla duchessa e al principe ereditario. Oggi è sede di una delle università più prestigiose d’Italia: il Politecnico.
Qui, nel 1908 si laureò Emma Strada: prima donna a laurearsi in ingegneria e nel 2006 Rita Levi Montalcini ottenne la laurea ad honorem per i suoi studi di ingegneria biomedica.
Palazzo del Rettorato voluto da Vittorio Emanuele II simbolo della cultura e sede dell’Università degli studi, venne realizzato nei primi anni del 1700 dai migliori architetti del tempo.

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Piazza San Carlo è la piazza principale di Torino.
Nella parte centrale troviamo la statua di San Carlo a cavallo.
Da visitare assolutamente sono le due chiese intitolate a San Carlo Borromeo.
Passeggiando per la piazza possiamo notare il Caffè Torino, intramontabile salotto di eleganza subalpina.
Mentre sotto i portici, è tradizione e auspicio di fortuna, “calpestare” con il tacco della scarpa, il toro raffigurato in terra.

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Piazza Castello è la seconda piazza più grande di Torino.
Progettata dall’architetto Ascanio Vitozzi, ospita il Palazzo Reale dove nacque Margherita di Savoia, prima regina d’Italia.
Fu centro della vita aristocratica soprattutto durante il regno sabaudo, ma ancora oggi è il centro nevralgico della città.

torino

Piazza Vittorio Veneto chiamata anche semplicemente Piazza Vittorio, è la più grande e sicuramente una delle più belle di Torino.
Situata sulle rive del Po di fronte alla Chiesa della Gran Madre (collegata con la piazza dal ponte Vittorio Emanuele I).
Da qui si accede ai Murazzi, luogo della movida Torinese.
Molto belle sono anche le Gallerie: San Federico, Umberto I e Galleria Subalpina.

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Torino è anche ovviamente la città dell’automobile

L’ex stabilimento Lingotto prende il nome dalla zona che lo ospita ed è attualmente in evoluzione e in cerca di identità.
Ristrutturato da Enzo Piano, ospita ancora al suo interno la rampa da cui le macchine salivano per raggiungere quello che era la pista di collaudo sul tetto e che oggi è uno dei più grandi giardini prensili.
Se potete visitate il caratteristico mercato del quartiere Aurora (uno dei più grandi d’Europa) e scoprite i negozi più belli della città con una passeggiata lungo Via Roma.

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Prima di lasciare la città non potete dimenticare la visita alla Basilica di Superga.
Con un monumento dedicato a Umberto I e la lapide in memoria dell’aereo della squadra del Grande Torino che si schiantò sul fianco della basilica il 4 maggio del 1949.
Torino è la città (fra gli altri) di Rita Levi Montalcini, Primo levi, Camillo Benso conte di Cavour e Arturo Toscanini.
Come sempre chiudo con qualche consiglio su cosa/dove mangiare.

I piatti tipici della tradizione torinese e piemontese

La Bagna Caoda che è la salsa (bagna) piemontese per antonomasia a base di acciughe e aglio, da consumarsi calda (cauda) accompagnata a verdure sia cotte che crude.
Il Vitel tonnè: antipasto nato nel settecento, composto da fette di vitello lessate ricoperte da una salsa fatta di tonno, maionese, acciughe, capperi.
Gli Agnolotti: pasta fresca, fiore all’occhiello della tradizione piemontese
Il Brasato al Barolo: è un secondo dal sapore forte.
Brasato deriva dal termine piemontese “brusa” cioè brace.
Usanza di porre il tegame con la carne (bovino di razza fassona piemontese)a cuocere nel Barolo fra le braci per parecchie ore.

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Un locale in cui mangiare la tipica cucina piemontese senza spendere troppo?
Vi consiglio un Bistrot in cui ho pranzato meno di un mese fa; piccolo ma molto carino.
Sto parlando del Bistrot Turin, che si trova sotto i portici di Via Po.

Se volete leggere gli altri guest post dell’autore Marco Conti noi vi consigliamo Iseo e Monte Isola.

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